Eccesso colposo per il goielliere di Cinisello

“Eccesso colposo di legittima difesa”. E’ questo il reato ipotizzato per Remigio Radolli, il goielliere aggredito da due rapinatori nel suo negozio di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, da un rapinatore albanese contro il quale reagì sparando con la pistola legalmente detenuta. Il 59enne ha ricevuto un avviso di garanzia dalla magistratura che vuole far luce sulla vicenda. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore di Monza, Stefania Di Tullio. C’è … “Eccesso colposo di legittima difesa”. E’ questo il reato ipotizzato per Remigio Radolli, il goielliere aggredito da due rapinatori nel suo negozio di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, da un rapinatore albanese contro il quale reagì sparando con la pistola legalmente detenuta. Il 59enne ha ricevuto un avviso di garanzia dalla magistratura che vuole far luce sulla vicenda. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore di Monza, Stefania Di Tullio. C’è chi parla di un atto dovuto da parte della magistratura, ma altri vedono dietro questo provvedimento un accanimento nei confronti del commerciante che si è legittimamente difeso. «Sono sempre quello di prima, che si tratti di un atto dovuto o meno», ha detto Radolli al Corriere della Sera. «Sui fatti di quella giornata abbiamo deciso con gli inquirenti di non dire nulla, ma mi sento tranquillo, ho fiducia nel lavoro che sta conducendo la dottoressa Di Tullio». Secondo le ricostruzioni, il rapinatore avrebbe minacciato il negoziante con una scacciacani colpendolo in testa con il calcio dell’arma e ferendolo a un occhio. A quel punto il gioielliere avrebbe estratto la pistola facendo fuoco almeno tre volte. Uno o più complici rimasti all’esterno si sarebbero immediatamente dileguati, mentre il rapinatore è rimasto a terra in gravi condizioni. I negozianti del paese hanno espresso solidarietà per il gioielliere.