De Filippis sceglie Beretta

Il tarantino Mauro De Filippis sparerà per sei anni con Beretta nel Trap e Double trap. A 34 anni, l’atleta delle Fiamme oro e fidanzato di Jessica Rossi si sta preparando per Rio 2016 e ha appena conseguito il patentino per istruttore di tiro.

Il Beretta Shooting team si arricchisce di un’altra stella: Mauro De Filippis, atleta della nazionale Italiana di Tiro a volo per le discipline Trap e Double trap, sceglie il Dt11 per il prosieguo del suo cammino verso i Giochi olimpici di Rio 2016 (nella foto con Ferdinando Belleri, responsabile della produzione). DeFilippis, tarantino, classe 1980 è un talento cristallino del panorama tiravolistico italiano. Avvicinatosi al Tiro a volo nel 1996, sotto la guida degli appassionatissimi genitori, vince subito il titolo italiano dedicato alle giovani promesse. Dal 1997 a oggi ha sempre fatto parte della Nazionale italiana, con la quale ha conquistato nel 2010 una prova di Coppa del mondo e nel 2014 il titolo europeo a squadre.

Dal 2001 uno degli atleti di spicco del gruppo sportivo Fiamme oro della polizia di Stato con cui ha vinto in Italia numerosissimi titoli individuali e a squadre. Grazie a un accordo di sponsorizzazione sportiva, l'atleta si lega a Beretta con un contratto di sei anni che beneficerà del doppio ruolo di De Filippis sia come tiratore di caratura internazionale sia nel suo nuovo ruolo di istruttore di tiro. De Filippis si unisce alla squadra Beretta che vanta atleti del calibro di Jessica Rossi, Giovanni Pellielo, Kimberly Rhode, Vincent Hancock, Giovanni Cernogoraz, Chiara Cainero, Francesco D’Aniello e molti altri. Mauro De Filippis avrà in dotazione un fucile Dt11 da Trap e un secondo nella nuova versione Acs per il Double trap.

Entusiasta al suo primo giorno in Beretta, De Filippis ha dichiarato: «Sono felice di entrare a far parte del Team Beretta, e di sposare un'azienda nella quale ho trovato competenze professionali di alto livello unite a una struttura industriale imponente, capace di combinare tecnologia con expertise di customizzazione che non trovano eguali. Sento anche di abbracciare una solida famiglia che da 15 generazioni continua a investire nel futuro con visione e coraggio e che ha saputo guadagnarsi rispetto e credibilità in tutto il mondo. E pensate che il mio primo fucile, regalatomi dai miei genitori quando avevo appena 4 anni e mezzo, era un monocanna Beretta calibro 24. Questa mia scelta di cambiare squadra avviene in un momento in cui ho deciso di rimettermi in gioco fino in fondo è ho deciso di farlo con chi condivide con me valori e una progettualità comune legata allo sviluppo del Tiro a volo».

«Mauro era da tempo nei nostri obiettivi», ha commentato Carlo Ferlito, direttore generale di Fabbrica d’armi Pietro Beretta. «Non solo per le grandissime capacità sportive, ma anche per le sue doti umane e la professionalità con cui interpreta il suo ruolo di atleta e di istruttore di tiro: uno standing che sposa perfettamente la migliore immagine che l'azienda vuole dare di sé all'esterno. Su di lui contiamo per rappresentare l'azienda è il nostro orgoglio per questo sport, in Italia e all'estero e sentiamo di avere in lui un asset in più nel nostro percorso progettuale di sviluppo del Tiro a volo. Mauro ci ha appena detto di essere felice di entrare nella famiglia Beretta, noi siamo altrettanto felici di avere ora, insieme a Jessica, questa fantastica famiglia in squadra. Siamo un'azienda fortunata».