Cia: non fermate il tavolo nazionale sulla caccia

La Confederazione italiana agricoltori ha commentato la rottura delle trattative del tavolo nazionale sulla caccia in merito ai calendari venatori, auspicando che il suo funzionamento prosegua: “Il tavolo nazionale sulla caccia, istituito e coordinato su delega delle altre Regioni dall’assessore della Puglia Dario Stefano, con la partecipazione delle associazioni agricole, venatorie, ambientaliste e animaliste, deve continuare a funzionare in modo stabile

 

La Confederazione italiana agricoltori ha commentato la rottura delle trattative del tavolo nazionale sulla caccia in merito ai calendari venatori, auspicando che il suo funzionamento prosegua: “Il tavolo nazionale sulla caccia, istituito e coordinato su delega delle altre Regioni dall'assessore della Puglia Dario Stefano, con la partecipazione delle associazioni agricole, venatorie, ambientaliste e animaliste, deve continuare a funzionare in modo stabile. Le varie questioni, pur con i relativi distinguo, devono essere affrontate e discusse attraverso un confronto serio e costruttivo. Solo con la condivisione e il comune impegno delle parti in causa si possono risolvere i problemi che oggi sono sul tappeto”. Per questa ragione la Cia ritiene importante che il recente accordo raggiunto faticosamente al tavolo sui calendari venatori, nonostante i successivi rilievi e le conseguenti prese di distanza delle associazioni dei cacciatori aderenti alla Face (Anlc, Anuu-Migratoristi, Enalcaccia e Fidc), comprensibili per la categoria che rappresentano, resti valido e non venga vanificato. “È, infatti, importante proseguire nel confronto in maniera da risolvere il pressante problema dei danni da fauna selvatica all'agricoltura. Un'annosa questione, che ha raggiunto vaste dimensioni e ha provocato elevati costi economici per le imprese agricole, alla quale bisogna dare un'adeguata soluzione di carattere istituzionale”. Da qui l'invito della Cia affinché quanto di positivo costruito con il tavolo nazionale, “frutto di un lungo e proficuo lavoro di mediazione tra i diversi soggetti partecipanti”, non vada perduto e continui, invece, il dialogo “per dare le giuste risposte, ponendo fine ai contenziosi che hanno caratterizzato la scorsa stagione di caccia e che hanno interessato molte Regioni”.