Chicago: raddoppiano i sequestri di armi, ma le sparatorie restano alte (e irrisolte)

Un recente articolo pubblicato dal Chicago suntimes, scritto dal The Marshall project (una organizzazione no profit sul sistema di giustizia criminale statunitense) ha studiato l’andamento degli arresti per detenzione o porto illegale di armi nella città statunitense (che vanta uno dei tassi di criminalità più alti degli Stati Uniti e una delle normative più severe in materia di possesso legale di armi), evidenziando tra il 2010 e il 2022 un aumento di questo tipo di denunce, pari a quasi il 100 per cento. Nel periodo considerato (quindi nell’arco di 13 anni), sono stati effettuati oltre 38 mila arresti per possesso o porto illegale di armi. Il livello di arresti per questo tipo di reato è arrivato a eguagliare quello degli anni Novanta, quando si raggiunse il picco storico assoluto. Nel frattempo, sempre nel periodo considerato 2010-2022, gli arresti complessivi per qualsiasi genere di reato si sono praticamente dimezzati, passando da oltre 139 mila del 2010 a circa 38.600 del 2022.

Tra gli arrestati per possesso o porto illegale di armi, la grande maggioranza (oltre 8 casi su 10) è rappresentata da maschi afroamericani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, con 29.805 arresti sul totale; al secondo posto ci sono gli ispanici, con 5.204 arresti, le donne afroamericane (1.572), gli uomini bianchi (950), le donne ispaniche (257) e le donne bianche (122).

Sempre secondo l’associazione, l’elemento dissonante a fronte dell’imponente lavoro di ricerca e sequestro delle armi illegali è che a questi numeri non corrisponde un andamento progressivo della riduzione degli scontri a fuoco, che hanno raggiunto il picco massimo nel 2021 con 3.555 casi, ma nel 2022 sono risultati essere pur sempre 2.832. Anche gli omicidi non risultano proporzionalmente in calo rispetto al numero di armi tolte dalla strada, nel 2021 c’è stato anche in tal caso il picco massimo, con 802 casi, ma nel 2022 si è comunque avuto il quarto peggior risultato di sempre, con 688 casi, dietro a 2021, 2020 (776 casi) e 2016 (778). Addirittura, il solo mese di dicembre 2022 ha il secondo posto tra i record negativi di omicidi degli ultimi vent’anni. Anche in questa classifica, oltre i tre quarti delle vittime sono afroamericani, l’87 per cento è di sesso maschile e uno su tre non ha compiuto trent’anni.

Un altro aspetto sottolineato dal The Marshall project è che per quanto riguarda le sparatorie, nella stragrande maggioranza dei casi il fatto rimane senza colpevoli, nel senso che non vengono effettuati arresti o denunce.