Castellani fa festa a Tokyo

Se il bilancio dei tiratori delle nazionali italiane di Tiro a volo e Tiro a segno all’Olimpiade di Tokyo è stato negativo, non altrettanto si può dire per i successi inanellati dalle aziende italiane specializzate nella produzione di tutto ciò che serve a un tiratore per primeggiare nelle rispettive discipline.
La Castellani srl, di San Zeno Naviglio (Bs), produttore di abbigliamento sportivo per il Tiro a volo, ha vestito con i suoi gilet da tiro ben 60 tiratori su 96, provenienti da 35 Paesi diversi, 6 dei quali si sono aggiudicati una medaglia olimpica: medaglia d’oro nel Trap per la slovacca Zuzana Rehak Stefecekova (nella foto insieme a Maurizio Castellani); argento per il ceco David Kostelecky (Trap) e per il danese Jesper Hansen (Skeet); bronzo per il britannico Matthew Coward-Holley (Trap), il kuwaitiano Abdullah Al Rashidi (Skeet) e per la cinese Wei Meng (Skeet).
«Abbiamo lavorato per mesi fianco a fianco dei tiratori», ha raccontato entusiasta Maurizio Castellani al rientro dal Giappone, «perché ciascuno avesse non un gilet, ma un “attrezzo” sportivo che garantisse il massimo dell’efficacia per la migliore performance. La ricerca si è concentrata sui materiali, elasticizzati e traspiranti, e sulla vestibilità, specialmente del paracolpi, punto focale dell’appoggio del fucile. Come sempre nei prodotti Castellani, un occhio di riguardo è stato riservato all’eleganza: ogni tiratore ha avuto un gilet personalizzato, con ricami e stampe sublimatiche, che riproducono le bandiere nazionali, orgoglio delle Olimpiadi.
«I nostri
gilet», continua orgoglioso Castellani, «dotati di caratteristiche tecniche uniche, confezionati in Italia con materiali italiani e personalizzati con sistemi all’avanguardia, sono un supporto fondamentale all’attività sportiva dei tiratori. Per questo siamo leader mondiale, esportiamo in 120 Paesi e forniamo diverse federazioni sportive nel mondo, oltre a vestire squadre nazionali, compresa quella cinese, a ulteriore testimonianza della capacità di internazionalizzazione e della qualità dei nostri prodotti».