California: il bando delle armi d’assalto annullato da un giudice

La notizia si è propagata come una bomba, considerando soprattutto che le carabine cosiddette “d’assalto” sono al centro delle mire proibizioniste dell’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden: un giudice federale, venerdì scorso, ha dichiarato decaduto il provvedimento di legge vigente in California dal 1989, che dichiarava illegali le carabine semiautomatiche “di aspetto militare”. Il ricorso contro il provvedimento era stato promosso nel 2019 da un cittadino californiano, appoggiato dal comitato politico San Diego county gun owners.

Il giudice Roger Benitez, della corte distrettuale del distretto Sud della California, ha disposto che le sezioni del codice penale dello Stato che definiscono il concetto di “arma d’assalto” e ne proibiscono l’uso siano dichiarate incostituzionali. Il provvedimento, tuttavia, è stato sottoposto a una sospensione di 30 giorni su richiesta del procuratore generale Rob Bonta, che potrebbe a questo punto presentare appello.

Il giudice Benitez ha dichiarato che il caso verteva su “un importante diritto costituzionale e sul fatto che uno Stato possa forzare una scelta politica in materia di armi che interferisce con tale diritto, mediante un esperimento fallito di trent’anni. La domanda e la risposta sono semplici, il governo non è libero di imporre le proprie scelte politiche ai cittadini americani, nel momento in cui sono compromessi diritti costituzionali”. È interessante notare anche che il giudice Benitez ha commentato che le armi sottoposte al bando in California “non sono bazooka, obici o mitragliatrici”, bensì “normali e diffuse carabine moderne”.

La replica del governatore, Gavin Newsom, è stata pressoché immediata, considerando la sentenza “una diretta minaccia alla sicurezza pubblica e alle vite di californiani innocenti”.

Brandon Combs, il presidente della Firearms policy coalition, un gruppo di Sacramento che ha appoggiato il ricorso, ha commentato che la decisione “segue quanto milioni di americani già sanno: la messa al bando delle cosiddette armi d’assalto è incostituzionale e non può restare in vigore”.