Calibri rimmed: perché c’è una scanalatura sopra il fondello?

I calibri a percussione centrale cosiddetti a fondello “rimmed”,  con orlo sporgente che dir si voglia, sono più antichi dell’invenzione dell’arma semiautomatica ma, nonostante questo, sono ancora molto diffusi: nelle armi corte, sono utilizzati dai revolver; nelle armi lunghe, li ritroviamo nei basculanti (kipplauf, express, drilling eccetera) ma anche nelle carabine a leva e così via.

Le moderne tecniche di produzione dei bossoli di questi calibri (diciamo dal secondo dopoguerra in avanti) prevedono, però, che appena al di sopra dell’orlo sporgente del fondello, venga praticata una scanalatura anulare, un piccolo solco. A cosa serve?

Per tutto c’è una ragione
Sgombriamo subito il campo da una leggenda metropolitana: il solco in questione non serve per garantire l’aggancio dell’estrattore nel caso in cui l’arma nella quale viene utilizzato quel calibro sia eventualmente una semiautomatica. Esistono, come è noto, anche armi semiautomatiche camerate per calibri Rimmed (una su tutti, la pistola Imi Desert eagle), ma la funzione non è quella: l’estrattore di tali armi, infatti, afferra la porzione sporgente del fondello e non ha alcuna importanza se sopra di esso vi sia o meno la fatidica scanalatura. La quale, tra l’altro, non sempre ha la medesima profondità e altezza, ciascun produttore fa un po’ a modo proprio.

Il vero scopo, la ragione, per la quale i produttori attuali praticano la scanalatura è perché in caso contrario potrebbe risultare di forma non precisa e ottimale il punto del bossolo nel quale si incontrano il piano orizzontale del fondello sporgente e il piano verticale della parete: in altre parole, potrebbe comportare un piccolo raggio di curvatura, il che potrebbe anche comportare difficoltà di inserimento nella camera di cartuccia. Con la scanalatura, si riesce quindi a definire con maggior precisione lo spessore del fondello e si è certi che la parte inferiore della parete del bossolo non interferirà con la camera di cartuccia.

C’è qualche rischio?
Ci si può chiedere, a questo punto, se tale scanalatura possa comportare qualche pericolo, visto che alla fine si va a togliere materiale dalla parte più critica del bossolo, cioè il fondello. In realtà questo tipo di lavorazione (che, conviene ribadirlo, è ormai praticata da tutti i produttori da alcuni decenni) viene praticata sulla parte massiccia, piena, del fondello e non ha alcuna ripercussione negativa sulla resistenza o durata, rispetto a un bossolo fatto “all’antica” senza scanalatura. Così come, peraltro, accade con i bossoli rimless per armi semiautomatiche, nei quali la scanalatura (che questa volta serve per consentire l’aggancio dell’estrattore) è ben più profonda.
L’abitudine, da parte dei produttori di munizioni, di realizzare questa scanalatura sui calibri a fondello sporgente (rimmed) presenta anche alcuni vantaggi collaterali: per esempio, nei moderni revolver (soprattutto Smith & Wesson), è possibile utilizzare le lunette per il caricamento simultaneo delle cartucce proprio grazie alla scanalatura in questione, nella quale si inserisce la “C” in acciaio armonico della clip.