Bondi beach: i terroristi avevano ricevuto addestramento militare

Emergono ulteriori retroscena sul massacro della spiaggia a Sydney: padre e figlio appena un mese prima di aprire il fuoco erano andati nelle Filippine per ricevere “addestramento militare”

Ulteriori retroscena vengono alla luce sulla personalità e sugli spostamenti del duo padre-figlio che pochi giorni fa ha ucciso 15 persone e ne ha ferite altre 40 aprendo il fuoco vicino alla spiaggia di Bondi beach, presso Sydney, in Australia. Secondo fonti dell’antiterrorismo australiano, infatti, appena un mese prima della strage i due avevano intrapreso un viaggio nelle Filippine, per ricevere “addestramento di tipo militare”. Il viaggio è durato dal 1° al 28 di novembre, e la destinazione finale è stata la capitale dell’isola di Mindanao, l’isola meriodionale delle Filippine che dagli anni Novanta risulta essere un focolaio di militanti islamici.

Per quanto riguarda i legami palesati dal figlio, Naveed Akram, con l’Isis, secondo l’emittente Abc nel 2019 il soggetto aveva palesato “indicazioni di intenti” preoccupanti, ma all’epoca non erano state ritenute necessarie ulteriori indagini. Malgrado questa “attenzione” dimostrata da parte dei servizi di sicurezza, solo un anno più tardi il padre ha presentato istanza per il rilascio di una autorizzazione al possesso di armi, istanza che, dal momento del ricevimento al momento dell’effettiva concessione, non ha evidentemente giustificato un aggiornamento delle informazioni sul contesto famigliare. A questo proposito il ministro degli Interni Tony Burke ha dichiarato, con ammirevole sprezzo del ridicolo, che rispetto all’indagine condotta nel 2019 su Naveed “c’è stato un cambiamento radicale nel profilo di rischio di quell’individuo”.