Poliedrica per la caccia

Nuova cartuccia e nuova polvere, pensate per un utilizzo tutta caccia e per resistere al meglio a variazioni di umidità e temperatura. Bossolo Gordon, borra a sei pliche e piombo selezionato al 2% di antimonio, solo il meglio di B&P per tutte le cacce, dall’allodola al fagiano

Tra le novità di Baschieri & Pellagri c’è una cartuccia da caccia in calibro 12, pensata per accompagnare il cacciatore durante tutta la stagione venatoria, in particolare quando le temperature diventano più rigide. Si chiama Balistite 34 e prende il nome dalla polvere utilizzata per il caricamento, una novità assoluta per l’azienda bolognese, che amplia così la sua gamma di prodotti aggiungendo anche un nuovo propellente. La cartuccia è disponibile al momento solamente per il calibro 12 ed è caricata con 34 grammi di piombo selezionato al 2% di antimonio, quindi piuttosto “tenero” e adatto per un utilizzo venatorio. La cartuccia è disponibile con pallini di misura compresa tra il 5 e l’11, consentendo così un impiego su diverse specie e nelle condizioni più svariate. Con i pallini più piccoli, come 11 e 10, è possibile cacciare la piccola migratoria, in primis tordi e allodole, con pallini del 9 o dell’8 si può facilmente cacciare starne o pernici, mentre i più corposi 7, 6 e 5 sono una scelta consigliabile per selvatici di mole maggiore e più coriacei, come fagiani, colombacci e alcuni anatidi.

La principale novità della Balistite 34 risiede nel propellente da cui la cartuccia prende il nome. Si tratta, infatti, della polvere Balistite 30, dove il numero 30 indica la percentuale di taglio tra i due componenti. La polvere, quindi, appartiene alla famiglia delle polveri a doppia base e deriva, pur con alcune differenze, dalla balistite brevettata da Alfred Nobel nel 1887 e utilizzata per decenni anche da svariati eserciti europei, tra cui anche quello italiano, che sfruttò le qualità del propellente per il caricamento delle munizioni destinate al fucile Carcano ’91. La versione di Nobel della balistite era composta da parti uguali di nitrocellulosa e nitroglicerina, mentre la Balistite 30 è composta per il 70% da nitrocellulosa e per il 30% da nitroglicerina. Ne deriva un propellente straordinariamente costante e poco sensibile alle variazioni di umidità e temperatura, adatto, quindi, per caricare munizioni che possano essere utilizzate lungo tutto l’arco della stagione venatoria. Le prestazioni dovrebbero in qualche modo avvicinarsi a quelle della storica Nike, altra apprezzatissima polvere Baschieri & Pellagri, ormai fuori produzione da diversi anni, celebre per la sua costanza e adatta per il caricamento di cartucce di grammatura medio-bassa. La Balistite 30 è una polvere mediamente progressiva, adatta, quindi per caricamenti intermedi, da 32 a 36 grammi di piombo. Visivamente si presenta in lamelle rettangolari in due colorazioni, grigio-verde e ruggine. Ciascuna cartuccia è caricata con 1,540 grammi di polvere per spingere 34,05 grammi di piombo.

Per il caricamento delle Balistite 34, Baschieri & Pellagri ha scelto di utilizzare uno dei brevetti che hanno reso più celebre l’azienda, il bossolo Gordon. Sin dalla sua introduzione, nei primi anni Novanta, il sistema Gordon è stato apprezzato da tiratori e cacciatori per la sua capacità di ridurre sensibilmente il rinculo percepito alla spalla. La particolarità del sistema risiede nel cosiddetto buscione, cioè la parte interna del bossolo che unisce tubo e fondello e costituisce la sede per l’inserimento dell’innesco. Nei bossoli tradizionali questa parte si sviluppa solo all’interno, mentre all’esterno, nella parte, inferiore, c’è solamente il lamierino ottonato del fondello. Nel caso del Gordon, invece, il buscione si estende anche all’esterno, costituendo un anello intorno alla sede dell’innesco. In buscione, quindi, svolge la funzione di un ammortizzatore polimerico, riducendo l’effetto sulla spalla della pressione sviluppata dalla cartuccia.

Il bossolo utilizzato ha un’altezza a orlo svolto di 69 millimetri, mentre la cartuccia carica ha una lunghezza di 57,8 millimetri. Le munizioni, quindi, possono essere utilizzate in qualsiasi fucile calibro 12 con camera di almeno 70 millimetri (2 ¾ “). Il tubo del bossolo è realizzato in polimeri di colore blu, con nome della cartuccia, logo del produttore, misura del piombo e grammatura stampate a freddo in colore grigio. Il fondello Tipo 3 è alto 16 millimetri e realizzato in lamierino ottonato. L’innesco è il Cx2000 prodotto da Cheddite, caratterizzato da involucro ramato, coppetta cromata e cartoncino di protezione di colore nero. La chiusura è di tipo stellare, a sei pliche.

Per quanto riguarda il borraggio, per la Balistite 34 Baschieri & Pellagri utilizza una borra contenitore in plastica traslucida tipo D2, pretagliata e con un’altezza complessiva di 42 millimetri. Il bicchierino contenitore è alto 21 millimetri ed è dotato di sei pliche pretagliate, mentre l’ammortizzatore è alto 21 millimetri e contribuisce allo smorzamento del rinculo percepito. Abbiamo recuperato anche una borra sparata, che appare ancora perfettamente integra e solo leggermente annerita dalla combustione. Rispetto alla borra intatta l’altezza è stata ridotta di 3 millimetri circa, a causa dello schiacciamento dovuto dalla pressione sviluppata in canna.

La Balistite 24 è venduta in scatole da 25 cartucce, realizzate in cartone di colore nero e azzurro. Sulla scatola, oltre al nome del prodotto, è riportata in nero l’immagine di un cacciatore al tiro, sullo sfondo della

skyline della città di Bologna, con le torri degli Asinelli e Garisenda in evidenza.

Abbiamo iniziato il nostro test della Balistite 34 con le consuete prove di rosata in placca, eseguite alla distanza di 35 metri. Abbiamo utilizzato un fucile con canne lunghe 710 millimetri e strozzature fisse *** Modified per la prima canna e * Full per la seconda. I risultati ottenuti hanno confermato le ottime qualità delle cartucce: per la prima canna i pallini a segno in un cerchio del diametro di 750 millimetri sono stati 173 (73% del totale), mentre il centro di rosata del diametro di 350 millimetri era composto da 57 pallini (33% dei pallini a segno). Ancora meglio con la seconda canna, con una rosata costituita da 197 pallini (83% del totale) e un centro di rosata con 73 pallini a segno (37% dei colpi a bersaglio).

Abbiamo completato la prova portando con noi le cartucce in un paio di battute di caccia su selvaggina stanziale, con il cane da ferma. Nonostante le temperature piuttosto rigide delle ultime giornate di caccia della stagione, le cartucce si sono dimostrate piuttosto performanti e per nulla influenzate da freddo o umidità. Grazie alla borra contenitore a sei petali le rosate sono ben guarnite anche a distanze discrete, il che rende le Balisite 34 idonee soprattutto per tiri medio lunghi, come i tipici recuperi di seconda canna nel caso della caccia con il cane. Pur non avendo avuto la possibilità di provarle in altri contesti, le cartucce rappresentano sicuramente una scelta idonea anche per le cacce d’appostamento alla migratoria, soprattutto per i tiri più lunghi e per i selvatici più coriacei.

Calibro: 12/70

Piombo: 34 grammi di piombo selezionato al 2% di antimonio, con pallini del 5, 6, 7, 8, 9 ,10 o 11

Polvere: 1,540 grammi di Balistite 30

Borraggio: borra contenitore in plastica a sei petali

Innesco: Cheddite Cx2000

Bossolo: In plastica blu tipo Gordon con chiusura stellare a sei pliche e fondello tipo 3

Velocità: 410 m/s

Pressione: 650 bar