Bando al piombo: occorrono linee guida nazionali

La Federazione europea per la caccia e la conservazione (Face) ha diffuso un comunicato nel quale evidenzia la necessità, riconosciuta anche dalla Commissione europea, di linee guida interpretative sul bando al piombo nelle zone umide

La Face, cioè la Federazione europea per la caccia e la conservazione, ha diffuso un comunicato nel quale evidenzia quali saranno concretamente le principali conseguenze dell’approvazione del nuovo regolamento sul divieto dell’uso del piombo nelle zone umide. “La maggior parte degli Stati membri dell’Ue”, si legge nel comunicato, “già dispone di leggi nazionali, a eccezione di Polonia, Irlanda, Romania, Slovenia e Malta, fermo restando che la caccia agli anatidi è poco o per nulla diffusa in Slovenia e Malta ha pochissime zone umide”.

Nel comunicato si spiega, però, che “la definizione di zone umide è molto più ampia rispetto alle leggi nazionali esistenti. Per esempio include torbiere con e senza acqua visibile e potenzialmente copre qualsiasi terreno dopo forti piogge. Un ulteriore elemento penalizzante è costituito dalla zona cuscinetto fissa di 100 metri intorno alle zone umide, entro la quale è vietato sparare munizioni con pallini di piombo a prescindere dalla specie cacciata”.

Secondo la Face, “La Commissione europea deve collaborare con le parti interessate pertinenti nella produzione di orientamenti dell’Ue, per garantire che questo regolamento sia comprensibile per i cacciatori e le autorità preposte ai controlli sul territorio. Entrambi infatti avranno bisogno di una guida chiara per capire, per esempio, come trattare piccole aree di acqua temporanea e cosa costituisca una torbiera (inclusa la silvicoltura su terreno torboso) ai fini del presente regolamento. Non è un compito facile perché c’è una generale mancanza di chiarezza su come definire le torbiere.

A seguito delle critiche diffuse dalla Face, dai suoi membri e partner su come la definizione di Ramsar manchi di certezza giuridica, la Commissione europea ha recentemente affermato che la definizione di zone umide dovrebbe essere interpretata “proporzionalmente” e si potrebbe prendere in considerazione la pubblicazione di linee guida. Face ritiene che ciò sia necessario per un’attuazione efficace. La Commissione ha inoltre affermato che le autorità nazionali sono nella posizione migliore per tenere conto delle specificità dei diversi territori e per fornire orientamenti alle loro autorità di contrasto o alle parti interessate, su come interpretare correttamente la definizione di zone umide, in linea con l’obiettivo (protezione uccelli acquatici) e la proporzionalità”.

Face sottolinea anche che “Le associazioni nazionali di cacciatori devono collaborare con i propri governi per creare istruzioni nazionali che riducano al minimo le conseguenze sproporzionate che emergono dalla definizione ambigua di zone umide. Allo stesso tempo, sarà importante esplorare come la nuova disposizione sul divieto del trasporto di pallini di piombo possa essere applicata a livello nazionale, senza violare i diritti fondamentali dei cittadini. Le associazioni nazionali di cacciatori dovranno rimanere attive nella sensibilizzazione per garantire che i cacciatori sappiano cosa succederà tra due anni. Le associazioni nazionali di caccia, in particolare in Polonia, Irlanda, Romania, Slovenia e Malta, devono rimanere molto attive nella sensibilizzazione e nel fornire consigli su quali fucili siano adatti per le munizioni senza piombo. L’organizzazione di eventi per testare le cartucce senza piombo si è rivelata popolare in diversi Paesi e aiuta i cacciatori a prepararsi per la transizione”.

L’entrata in vigore effettiva del nuovo regolamento è prevista per gennaio 2023.

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