Veneto: nuova delibera sulla caccia in deroga

La giunta regionale del Veneto si è riunita in seduta straordinaria per emanare un nuovo provvedimento sulla caccia in deroga che sostituisce il precedente, bloccato da un’improvvisa sospensiva dal Tar del Veneto. «Per evitare», ha spiegato l’Assessore regionale alla Caccia, Elena Donazzan, «un gravissimo pericolo per i nostri cacciatori, la Giunta ha deciso di revocare la precedente delibera e di approvarne una nuova, accogliendo alcuni rilievi del Tar». Da sabato … La giunta regionale del Veneto si è riunita in seduta straordinaria per emanare un nuovo provvedimento sulla caccia in deroga che sostituisce il precedente, bloccato da un’improvvisa sospensiva dal Tar del Veneto. «Per evitare», ha spiegato l’Assessore regionale alla Caccia, Elena Donazzan, «un gravissimo pericolo per i nostri cacciatori, la Giunta ha deciso di revocare la precedente delibera e di approvarne una nuova, accogliendo alcuni rilievi del Tar». Da sabato 31 ottobre, quindi, si possono cacciare il fringuello, la pispola e lo storno (per un massimo di 20 capi al giorno), e la peppola (per un massimo di 5 capi al giorno). Cambia il quantitativo massimo di prelievo regionale, ridotto fino al rispetto dell’uno per cento della mortalità annua della specie in oggetto. «La decisione di riunire la giunta in seduta straordinaria è dovuta al fatto che il Tar ha deciso un provvedimento così grave per i diritti di una parte dei cittadini del Veneto, senza il contradditorio della Nostra avvocatura», ha concluso la Donazzan.