Berlato e Caretta candidati alla Camera con Fdi

Maria Cristina Caretta (a destra) con Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia
Sergio Berlato e Maria Cristina Caretta si candidano alla camera dei deputati con Fratelli d'Italia, per portare a livello nazionale le battaglie che da anni portano avanti in Veneto a favore di una caccia sostenibile Maria Cristina Caretta, presidente nazionale Confavi (Confederazione delle associazioni venatorie italiane) e Sergio Berlato, coordinatore per il Veneto di Fratelli d’Italia, sono entrambi candidati alla Camera dei deputati per Fratelli d’Italia all’interno della coalizione di centro-destra.
“È un’occasione importante”, si legge nel comunicato congiunto, “per chi ha a cuore la difesa delle attività portatrici della cultura rurale, del mondo venatorio e con esso dei diritti dei legali possessori di armi. L’impegno e la passione che da sempre contraddistinguono l’azione politica di Sergio Berlato e associativa di Maria Cristina Caretta, rappresentano una garanzia di capacità, competenza, coraggio e affidabilità. Quando gli elettori veneti, e in particolar modo le strutture associative che da sempre lo sostengono, hanno consentito a Sergio Berlato di andare a rappresentare Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Veneto, risultando il più votato tra tutti i candidati di tutti i partiti, in pochissimi mesi, grazie alla collaborazione di Maria Cristina Caretta e dei dirigenti dell’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi, sono state risolte molte problematiche che affliggevano i cacciatori del Veneto e che qualcuno riteneva di impossibile risoluzione. Ricordiamo tra le tante iniziative le leggi che hanno risolto in via definitiva il problema relativo alla costruzione degli appostamenti a uso venatorio; l’istituzione del servizio di vigilanza regionale; la legge che permette il contenimento finalizzato all’eradicazione delle nutrie; la mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria grazie alla quale abbiamo restituito libertà e dignità ai cacciatori del Veneto; la legge che punisce chi impedisce intenzionalmente l’esercizio della caccia e della pesca; la legge che permetterà una corretta gestione del patrimonio faunistico ittico, ambientale e produttivo del Veneto che introduce il concetto secondo il quale ogni specie di fauna selvatica deve essere gestita; il calendario venatorio unico per tutta la regione; la legge che permetterà di finanziare tutte le associazioni venatorie per formare correttamente i cacciatori e arginare il deprecabile fenomeno del bracconaggio; il tesserino venatorio a lettura ottica ma a compilazione semplificata. Alcune delle problematiche che ancora affliggono i cacciatori del Veneto possono però trovare soluzione solo a livello nazionale. Le cacce in deroga possono essere riattivate in Veneto solo se verrà modificato l’art. 19 bis della legge statale 157/92 o se il nuovo Governo provvederà a convocare la conferenza Stato-Regioni per ripartire i quantitativi prelevabili in deroga tra le Regioni che hanno fatto richiesta entro il 30 aprile di ogni anno. Stessa cosa per ciò che riguarda gli impianti di cattura che non potranno essere riattivati se non verrà modificato l’art. 19 bis della legge statale 157/92. Il nostro impegno sarà finalizzato a trovare soluzioni e garantire dignità a tutti quelli che si riconoscono nelle nostre battaglie. Fratelli d’Italia ha dimostrato con i fatti grande sensibilità e attenzione per le nostre istanze. Vi invitiamo per questo a votare con fiducia la lista di Fratelli d’Italia. Il Vostro voto rappresenterà un investimento per il futuro della Vostra passione e delle Vostre attività. Votare e sostenerci sarà semplice: Il 4 marzo fai SOLO una croce sul simbolo di Fratelli d’Italia che troverai nelle schede elettorali che ti verranno consegnate. Non apporre altri segni, pena l’annullamento del voto”.