Verdi: i poliziotti non possono cacciare

Il partito dei Verdi ha presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo al ministro degli Interni Giuliano Amato di intervenire contro gli appartenenti alle forze dell’ordine che nel tempo libero vanno a caccia. “È assai diffuso in ogni provincia”, si legge nell’interrogazione, “il malcostume del mancato rispetto dell’articolo 27, quinto comma della legga 157/92, che individua alcuni casi di incompatibilità tra il ruolo di operatore di polizia abilitato an… Il partito dei Verdi ha presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo al ministro degli Interni Giuliano Amato di intervenire contro gli appartenenti alle forze dell’ordine che nel tempo libero vanno a caccia. “È assai diffuso in ogni provincia”, si legge nell’interrogazione, “il malcostume del mancato rispetto dell’articolo 27, quinto comma della legga 157/92, che individua alcuni casi di incompatibilità tra il ruolo di operatore di polizia abilitato anche a compiti di vigilanza venatoria e il contemporaneo status di cacciatore nel tempo libero. Accade, infatti, con frequenza che appartenenti alla polizia di Stato, all’arma dei carabinieri, alla guardia di finanza, alla polizia penitenziaria e al corpo forestale esercitino l’attività venatoria fuori dell’orario di servizio anche in territori ove normalmente prestano la propria attività lavorativa. Negli ultimi anni risultano peraltro coinvolti in incidenti di caccia anche appartenenti a corpi di polizia statali”. Quindi, i deputati chiedono “se il ministro interrogato non ritenga necessario adottare specifici provvedimenti o circolari per addivenire al pieno rispetto delle disposizioni suddette, scoraggiandone l’attuale strisciante e diffusa disapplicazione da parte delle forze di polizia dello Stato”. All’interrogazione ha subito risposto Arci caccia: “Se è vero”, si legge nel comunicato, “che la legge 157/92 prevede limiti a ufficiali e agenti di polizia per praticare l’attività venatoria nel territorio in cui esercitano le loro funzioni, è vero che i compiti di vigilanza, per molti di questi corpi di polizia, non sono preponderanti nel loro incarico, ed è vero inoltre che le disposizioni in materia dettate dalle leggi nazionale e regionali intervenute dopo il 1992, hanno portato a perfezionare ruoli e competenze degli addetti ai controlli in materia di tutela della fauna. A noi sarebbe sembrato più coerente che il centrosinistra avesse proposto meno vincoli per i poliziotti e per i carabinieri o per i forestali che vanno a caccia, così da assicurare un maggiore presidio su territori che questi agenti potrebbero conoscere e meglio, così da assicurare maggiori opportunità per contrastare il bracconaggio ma anche per tutelare di più le nostre campagne rispetto a reati di ogni genere, compresi quelli ambientali, che dovrebbero stare particolarmente a cuore a certi settori ambientalisti. Noi dell’Arcicaccia desideriamo ringraziare i fedeli servitori dello Stato che sono permanentemente in servizio per garantire la sicurezza degli italiani. Siamo orgogliosi che alcuni di loro siano cacciatori e auspichiamo che la maggioranza Prodi e il ministro Amato, invece di ascoltare le soffiate degli informatori dei “servizi segreti Verdi”, esprimano loro apprezzamento e gratitudine per la fedeltà, l’onestà, l’abnegazione che caratterizzano il loro operato nei corpi di polizia del nostro Paese”.