Il progetto Iws-Licc nasce nel 2019 dai requisiti forniti dall’Irregular warfare technology support directorate, ente governativo responsabile della ricerca e sviluppo a supporto delle organizzazioni statunitensi e alleate coinvolte nella guerra irregolare e tra gli sponsor del programma troviamo anche il Comando delle forze per le operazioni speciali del Canada (Cansofcom). Questo programma prevedeva quattro componenti: una carabina dalle prestazioni migliorate, una famiglia di munizioni “intermedie”, un caricatore polimerico da 25 colpi, un apposito moderatore di suono. Cinque componenti, tra cui tre versioni dell’Iws, hanno appena ricevuto il National stock number o Nsn: una carabina con canna da 12,5 pollici (Cqb), con canna da 14,5 pollici (carbine), con canna da 18,5 pollici (Recce/Dmr) più due moderatori di suono della Xwrx per i suddetti. Misteriosamente però, non compare la classificazione del nuovo calibro .264.
Che cosa è il National stock number o Nsn? E’ un sistema di numerazione standardizzato utilizzato per identificare e tracciare vari articoli, tra cui equipaggiamenti e forniture, all’interno del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. In questo contesto, il Nsn agisce come elemento chiave nei processi logistici e di approvvigionamento a supporto delle operazioni delle Forze speciali, garantendo che gli articoli giusti siano disponibili al momento giusto per soddisfare le esigenze specifiche delle unità. Questa classificazione, specifichiamo, non presuppone necessariamente una adozione di massa, ma riconosce e identifica queste armi ai fini logistici. A margine dei vari numeri assegnati alle armi però, compare la dicitura “Fn Improved performance carbine”: non sappiamo se questa nuova sigla “Ipc”, implementi o sostituisca il precedente termine Iws – Individual weapon system. Notiamo anche che non compare nella classificazione Nsn la mitragliatrice in .264 prevista nel programma, tuttavia lo scorso novembre la Fn America aveva annunciato la consegna alle forze speciali americane e al governo canadese sia delle carabine Iws sia di alcune mitragliatrici Evolys in .264.
Ma ecco un’altra notizia: alcune fonti riportano che il Cansofcom, pensando al futuro e come riprova dell’apprezzamento del binomio carabina-calibro, stia chiedendo l’omologazione Nato Stanag-4884 per la munizione 6,5×43: tale omologazione determina le specifiche tecniche delle munizioni per garantire intercambiabilità tra i diversi sistemi d’arma all’interno dell’alleanza. Il Canada, tra l’altro, in questa richiesta sarebbe appoggiato da un secondo paese Nato non identificato, ma che per certo non sono gli Usa.
Di certo, possiamo dire che la partita dei nuovi calibri si sta giocando, attualmente, su più tavoli. Dove? Negli Stati Uniti. E i giocatori? Us Army, che come sappiamo sta perseguendo il 6,8×51 nelle sue armi Ngsw (calibro che interessa anche all’Usmc…), il Socom, che ha adottato in alcune armi semiautomatiche il 6,5 Creedmoor (Mrgg-S e Mrgg-A) e che appare avere come sodale di progetto nel nuovo calibro .264 (6,5×43) e relative armi Iws anche il Cansofcom. Ci sarebbe poi ancora un altro incomodo: il 6mm Arc richiesto questa volta dal Dipartimento della difesa americano (come generico paravento di un ente o gruppo speciale di questo). L’unico che gioca a carte scoperte sul tavolo è l’Us Army, mentre altri giocatori e in analogia con il Texas hold’em tengono coperte carte e intenzioni. Questo ipotetico tavolo ha però due convitati di pietra: il 5,56×45 e il 7,62×51.