Usa: più armi vendute, meno omicidi!

La Second amendment foundation ha presentato uno studio sul rapporto tra vendita di armi ai civili in America e omicidi commessi con armi da fuoco. Ebbene l’esito, sorprendente ma non troppo, è che a fronte di un incremento delle vendite di armi di circa il 30 per cento nei primi 4 mesi del 2009, del 15,5 per cento a maggio e del 18,1 per cento a giugno (rispetto agli stessi mesi del 2008), gli omicidi sono calati del 10 per cento. «Questo dimostra», ha spiegato il v… La Second amendment foundation ha presentato uno studio sul rapporto tra vendita di armi ai civili in America e omicidi commessi con armi da fuoco. Ebbene l’esito, sorprendente ma non troppo, è che a fronte di un incremento delle vendite di armi di circa il 30 per cento nei primi 4 mesi del 2009, del 15,5 per cento a maggio e del 18,1 per cento a giugno (rispetto agli stessi mesi del 2008), gli omicidi sono calati del 10 per cento. «Questo dimostra», ha spiegato il vicepresidente dell’associazione, Alan Gottlieb, «che i proibizionisti sono nel torto quando dicono che più armi legali in mano ai civili significa più crimini. Le armi in mano ai cittadini onesti non sono un rischio per nessuno: forse, anzi, i criminali violenti sono stati scoraggiati a commettere i loro atti dalle vendite straordinarie di armi, molto pubblicizzate dai media. Gli anti-armi hanno perso un altro dei loro argomenti senza sostanza. Milioni di cittadini americani hanno comprato armi nel 2009, molti per la prima volta, e le richieste di porto occulto sono aumentate in proporzione. Malgrado ciò, le strade non sono state bagnate di sangue, come gli anti-armi avevano ripetutamente paventato».