Usa: in quale direzione va il mercato?

Salesman selling pistols and revolver assorted firearms for sale at gun show

La Nasgw (National association of sporting goods wholesalers, l’associazione dei grossisti di articoli sportivi) ha pubblicato un rapporto nel quale evidenzia le tendenze emerse nel 2021 per quanto riguarda le caratteristiche delle principali categorie di armi, che evidenziano, in certa misura, non solo l’andamento del mercato ma anche, in rapporto agli anni precedenti, in quale direzione si orientino i gusti degli utenti.

Per esempio, per quanto riguarda le armi corte, si è ulteriormente incrementata la vendita di semiauto rispetto ai revolver, questi ultimi sono passati dal 14 per cento del 2019 al 13 del 2020 e all’11 per cento del 2021. Nella terra dell’immortale Government, potrà forse sorprendere scoprire che le vendite di pistole con percussore lanciato rappresentano ormai il 72 per cento del mercato (era il 65 nel 2019), contro il 28 per cento di quelle a cane esterno. Anche per quanto riguarda le carabine a canna rigata, continua a crescere il consenso nei confronti delle bolt-action rispetto alle carabine a leva (altra arma iconica della tradizione americana), queste ultime rappresentano oggi il 26 per cento del mercato, mentre nel 2019 erano il 31 per cento. L’analisi si occupa anche delle carabine semiautomatiche di aspetto militare (Msr, Modern sporting rifle), evidenziando un’altra interessante sorpresa, cioè quella secondo cui negli ultimi tre anni le armi di derivazione Ak stanno crescendo costantemente nel gradimento degli utenti, a spese della piattaforma Ar: quest’ultima è passata infatti dall’84 per cento del 2019 al 79 per cento del 2021. La categoria merceologica rimasta tutto sommato più costante è quella del fucile a canna liscia a ripetizione, che si suddivide tra un 62 per cento di semiautomatici contro un 38 per cento di pompa, con una variazione percentuale di un solo punto rispetto al 2020 (a favore dei pompa). È anche significativo notare che, a fronte di una evidente polarizzazione e spettacolarizzazione del dibattito sulle carabine “di aspetto militare”, tra fautori e proibizionisti, in realtà la categoria delle Msr ha rappresentato solo il 3 per cento del fatturato delle vendite 2021 (costante rispetto al 2020 e addirittura in calo di un punto percentuale rispetto al 2019), laddove invece le armi corte rappresentano il 60 per cento del fatturato (61 nel 2020, 58 nel 2019), le carabine a canna rigata diverse dai black rifle pesano per il 26 per cento (27 nel 2020, 29 nel 2019) e i fucili a canna liscia pesano per l’11 per cento (9 nel 2020, 8 nel 2019).