Nei prossimi mesi saranno armonizzate e semplificate le procedure relative alle denunce di detenzione di armi in Valle d’Aosta. Questo l’impegno assunto dalla questura di Aosta al termine di un ciclo di incontri con i cacciatori, dedicati all’aggiornamento in materia di armi e delle norme relative alla caccia. Otto in totale le riunioni svoltesi sul territorio regionale, a cui hanno partecipato più di 500 cacciatori. A loro polizia e corpo forestale hanno illustrat…
Nei prossimi mesi saranno armonizzate e semplificate le procedure relative alle
denunce di detenzione di armi in Valle d’Aosta. Questo l’impegno assunto dalla
questura di Aosta al termine di un ciclo di incontri con i cacciatori, dedicati
all’aggiornamento in materia di armi e delle norme relative alla caccia. Otto
in totale le riunioni svoltesi sul territorio regionale, a cui hanno
partecipato più di 500 cacciatori. A loro polizia e corpo forestale hanno
illustrato le norme relative alla custodia delle armi e delle munizioni, al
trasporto, alla cessione e al comodato di armi, nonché le modalità per
denunciare correttamente la detenzione delle stesse. “Particolare importanza”,
si legge in una nota della Questura, “è stata data alle procedure di sicurezza,
visti i frequenti incidenti verificatisi anche lontano dai luoghi di caccia, e
alle norme comportamentali dei cacciatori”. «Ogni segnalazione relativa ai
cacciatori, in quanto titolari di una licenza di polizia particolarmente
delicata dal punto di vista della sicurezza pubblica, è presa nella massima
considerazione», ha spiegato il Commissario capo Giuseppe Caramia della
Questura di Aosta, «e, frequentemente, ha importanti conseguenze penali e
amministrative». Per il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Edy
Pasquettaz, è necessaria «una più intensa collaborazione tra le forze di
polizia e i cacciatori per eliminare quei comportamenti, non di rado causati
solo dalla mancata conoscenza della complessa normativa sulle armi, che in
occasione dei controlli determinano numerose denunce penali».