Un tesoro che, finalmente, si schiude

Dopo anni di oblio, le straordinarie collezioni del museo d'artiglieria di Torino tornano visibili al pubblico degli appassionati L’Associazione nazionale alpini ha diffuso un comunicato nel quale rende noto che il Comando militare esercito Piemonte ha aderito alle numerose richieste di aprire le porte del “deposito museale” del museo storico nazionale d’artiglieria di Torino, attualmente ospitato nella caserma Carlo Amione (corso Lecce 10). Il museo d’artiglieria contiene una delle raccolte più importanti sull’evoluzione delle armi d’ordinanza italiane, con moltissimi esemplari sperimentali di ’91 e Vetterli, pezzi unici, oltre a tantissime altre testimonianze del passato militare italiano, fino alla seconda guerra mondiale e oltre. Per rendere più agevole l’ingresso, che è gratuito, la visita alla Caserma “Amione” potrà essere effettuata:
su prenotazione (con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo);
per gruppi di consistenza variabile (comunque non superiori alle 25 unità);
in giornate dedicate (fino alla fine dell’anno martedì e giovedì, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 15.30) e in particolari occasioni da decidersi di volta in volta.Si potrà scegliere tra una visita di tipo “generale”, relativa all’intera giacenza delle tipologie delle collezioni (durata non superiore ai 60’) e una di tipo “tematico”, in funzione della tipologia richiesta e del numero dei richiedenti. La composizione dei gruppi sarà in funzione delle tematiche oggetto della visita ed ogni distinto gruppo potrà, all’atto della prenotazione, visitare specifiche collezioni o l’intero parco di reperti. Le tematiche si riferiscono a: Artiglierie dai primordi al XVII sec.; Artiglierie dal XVII alla metà del XIX sec.; Artiglierie dal XIX al XX sec.; Artiglierie c/a; Artiglierie c/c; Artiglierie semoventi: dallo “Stanhope” al 109L; Evoluzione delle armi leggere lunghe e corte: dai primi archibugi al fucile d’assalto; La storia della mitragliatrice dalla nascita ai tempi moderni; Armi bianche da offesa e difesa :la corazza e la spada; Armi bianche: le armi in asta; Campagne coloniali i reperti; Modelli di opifici; Modelli di artiglierie; Modelli di materiali del genio e carriaggi; I dipinti; Le stampe; I fondi di strumenti musicali: così si trasmettevano gli ordini; Uniformi e decorazioni; Copricapi.
Per prenotazioni e informazioni, esclusivamente via e-mail, inviare le richieste a:segrmuseoart@cmeto.esercito.difesa.it o consematmuseoart@cmeto.esercito.difesa.it. L’accesso al Deposito Museale è in corso Lecce, 10.