Uits: ripensare le direttive sulle agibilità

Il commissario straordinario Uits ha inviato una missiva allo Stato maggiore dell’esercito, sottolineando l’esigenza di aggiornare le direttive tecniche per l’agibilità dei poligoni Dt/P1 e Dt/P2

Il commissario straordinario dell’Uits, Iginio Rugiero, ha inviato allo Stato maggiore della Difesa una lettera (pubblicata sul sito dell’Uits) nella quale evidenzia la necessità di una revisione delle direttive tecniche del genio militare per l’agibilità degli impianti di tiro Dt/P1 e Dt/P2. “A nostro parere”, si legge nella lettera, “le citate circolari dovrebbero tornare alla loro originaria funzione di essere le linee guida che fissano i requisiti tecnici di sicurezza lasciando ai progettisti la facoltà di studiare e trovare soluzioni tecniche e materiali equivalenti o migliorativi rispetto alle caratteristiche e l’utilizzo di materiali ormai obsoleti richiesti dalle attuali norme. A ciò si deve aggiungere che dal lungo lasso di tempo trascorso dalla loro emanazione, le circolari Dt/P1 ed. 2005 e Dt/P2 ed. 2006 non risultano più conformi ai disposti normativi vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, antincendio, salvaguardia ambientale e abbattimento delle barriere architettoniche per i tiratori diversamente abili”.

La lettera è accompagnata da un allegato nel quale, oltre a evidenziare le norme di riferimento, si evidenziano anche le problematiche tecniche, tra le quali l’evidente sperequazione tra gli adempimenti, e i costi, richiesti ai campi di tiro privati e quelli richiesti ai Tsn, per il rilascio delle agibilità.

Il problema è sicuramente importante e le considerazioni svolte dal commissario sono senz’altro in gran parte condivisibili. La questione è, tuttavia, talmente importante per il futuro stesso dei Tsn e di conseguenza per il futuro dell’attività sportiva e istituzionale, che a nostro avviso sarebbe opportuno che venisse portata avanti da un presidente e da un consiglio direttivo democraticamente eletti. A fronte di tante questioni “straordinarie”, resta comunque pur sempre da dirimere, auspicabilmente in tempi brevissimi, il nodo “ordinario” della ripresa dell’attività sportiva, che risulta ancora a tutt’oggi ferma…