Taser: la Lega chiede l’assegnazione anche alla penitenziaria

Il vero e proprio dramma vissuto quotidianamente dal personale della polizia penitenziaria è sotto gli occhi di tutti e, in particolare negli ultimi anni, si assiste a un vero e proprio stillicidio di aggressioni, percosse e altri atti violenti che gli agenti subiscono dai detenuti, senza apparentemente che l’amministrazione di competenza, a tutti i livelli, disponga dei mezzi per tutelare la loro incolumità. Facendosi portavoce di una richiesta già avanzata nei giorni scorsi da alcune associazioni sindacali di categoria, i deputati della Lega Silvia Covolo, Germano Racchella ed Erik Pretto hanno presentato una interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Marta Cartabia, evidenziando la necessità di dotare anche la polizia penitenziaria di Taser, dopo l’assegnazione dei giorni scorsi alla Polizia di Stato. ““Il sistema carcerario è al collasso”, hanno sottolineato i parlamentari, “Ogni giorno la cronaca riporta di continue aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria, risse tra detenuti e condizioni di vita tra le sbarre fuori da una logica civile. L’ultima in ordine di tempo riguarda il carcere San Pio X a Vicenza con l’aggressione a due agenti. Probabilmente l’utilizzo del Taser avrebbe limitato i danni sia agli operatori coinvolti nella colluttazione, sia all’aggressore stesso”.

Il ministro Cartabia peraltro ha prontamente replicato a questa istanza nel question time alla Camera di ieri dove la questione è stata posta alla sua attenzione dal deputato leghista Luca Rodolfo Paolini, dichiarando che “anche per quanto riguarda i Taser si tratta di armi e in quanto tali devono sottostare ai regolamenti specifici vigenti nell’amministrazione penitenziaria, quindi in via ordinaria non dovrebbero entrare in carcere per il rischio di eventuale impossessamento da parte dei detenuti, analogamente all’arma individuale in dotazione agli agenti. Per gli eventi critici però, con autorizzazione del direttore della struttura, le armi e gli altri strumenti possono essere utilizzati a livello di reparto e in questo ambito una sperimentazione potrebbe essere presa in considerazione”.