Silvana Mangano nel Guinness dei primati

La tiravolista italiana ha stabilito il record mondiale di distanza alla quale sia stato possibile colpire un piattello. Una misura veramente siderale!

La tiravolista padovana Silvana Mangano è entrata nel Guinness world record per essere riuscita a stabilire il primato relativo alla più grande distanza alla quale si sia riusciti a colpire un piattello: ben 105 yard, corrispondenti a 95,55 metri. Il record è stato stabilito nell’ambito del campionato del mondo di English sporting a Hainseville (Illinois), utilizzando un sovrapposto Beretta 692 Black edition con calcio Tsk e canne di 760 mm e cartucce Bornaghi Star 7 1/4.

«Sono davvero contentissima, mi chiamano in tanti per farmi i complimenti e ho preso fiducia anche perché vengo da un anno che era stato difficile. Certo questo non cambia la mia vita, semmai aumenta la mia malattia per il tiro al piattello che mi ha preso sette anni fa…».

Mangano, che di professione è odontotecnico e ha 49 anni, è iscritta alla società di Vetralla di Mauro Tomassini. Pratica soprattutto lo Sporting itinerante e si allena durante le gare, più raramente in pedana al Compak di Ponso (Pd). La poule del record all’interno del Campionato del mondo (in cui la squadra femminile della Fidasc si è classificata terza e si sono registrati altri buoni piazzamenti) prevedeva un piattello a candela da sparare a varie distanze, alla presenza dei giudici del Guinness. Vi si sono misurati tutti i migliori specialisti mondiali, da Richard Faulds a Ben Husthwaite, da Anthony Matarese jr a Bobby Fowler. Si sono qualificati anche Gabriele Soldani e la Mangano, unica donna. C’erano a disposizione 4 tiri per passare alla distanza successiva: 75, 85, 95 e 105 yard. Dopo un’esitazione iniziale, la portacolori azzurra è riuscita a colpire sempre, addirittura unica a 105 yard. «E pensare che ho sparato con canne di 76 strozzate due stelle, nonché con cartucce 28 grammi, mentre tutti gli altri hanno usato canne di 81, strozzature full e cartucce 32 grammi. Le mie Bornaghi si sono rivelate fenomenali e io ho sempre mantenuto il controllo del bersaglio, sparando nella fase discendente con un anticipo di quasi 10 metri e una correzione laterale per il vento».