Presentato a Siviglia il nuovo Beretta 692

Il più alto livello di performance, per sparare come una stella… È il claim della presentazione del nuovo sovrapposto da tiro Beretta 692, che fa il suo debutto sulle pedane di Siviglia per la presentazione mondiale

Il più alto livello di performance, per sparare come una stella… È il claim della presentazione del nuovo sovrapposto da tiro Beretta 692, che fa il suo debutto sulle pedane di Siviglia per la presentazione mondiale. È altamente tecnologico, come il top di gamma Dt11, e ha bascula ribassata larga 416 mm e controspalline arrotondate. Dentro, una meccanica e geometrie di canna al massimo della performance per il successore del cavallo di battaglia 682, nelle ultime versioni, dal 2000 a oggi venduto in qualcosa come 60 mila esemplari. Eredità difficile, ma i presupposti ci sono tutti. Per tenerlo a battesimo anche il campione olimpico Vincent Hancock (a sinistra nella foto con il direttore marketing Paolo Buffoli) e Fabio Ramella, tiratore svizzero che ha partecipato all'Olimpiade, nonché il presidente della Fitasc, Jean Francois Palinkas.
 

Il look è molto bello, le zone lucidate ricordano il Dt11, perfettamente raccordate con l’incassatura. La chiave è assolutamente nuova, in materiale composito, acciaio e polimero soft touch. Grande innovazione il profilo conico tra i due tratti cilindrici della canna, lungo 360 mm e denominato Steelium plus. Il Memory system del Dt11 è stato confermato: acciaio e alluminio, resistente e affidabile, il bilanciamento prevede pesi aggiuntivi da inserire nel calcio, si tratta di 5 pesi da 20 grammi ciascuno.

Per ora sono previste le versioni Sporting e Trap con caratteristiche classiche, 5 strozzatori Optima choke per la versione Sporting e **/* per la versione Trap. Lo scatto è quello meccanico del 682.