Occhio al ministero dell’Ambiente!

Voci sempre più insistenti su due candidati al dicastero, in alternativa: Ermete Realacci e Michela Vittoria Brambilla. Se anche all’agricoltura andasse Paolo De Castro (già nel governo Prodi), per la caccia sono dolori!

Voci vicine al presidente del consglio incaricato hanno fatto sapere che domani Enrico Letta scioglierà la riserva, presenterà la lista dei ministri al capo dello Stato e presterà giuramento.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha infatti fretta. Vuole che entro domenica Letta consegni la lista dei ministri che formeranno il nuovo governo. Secondo la spartizione da "manuale Cencelli" ci sarebbero 4 ministri Pdl, 4 del Pd e due di Scelta civica, più cinque o sei esperti, ma i ruoli sono ancora da stabilire. Il premier in pectore stamattina ha incontrato il capo dello Stato e poi Monti. E circolano già alcuni nomi. 

Angelino Alfano, per sé, punterebbe alla vicepresidenza del Consiglio con Mario Mauro, il numero uno di Scelta Civica, ma pare che Letta preferisca non avere due vice di segno opposto che riequilibrino la leadership, e sarebbe più orientato a piazzare il segretario Pdl agli Interni (dove comunque resta in lizza Annamaria Cancellieri) o alla Difesa. Per Mauro c'è invece in serbo l'Istruzione. Sembra che due candidati "forti" al dicastero dell'Ambiente,  oltra all’attuale ministro Corrado Clini, in alternativa siano Ermete Realacci e Michela Vittoria Brambilla. Se anche all'agricoltura andasse Paolo De Castro (già nel governo Prodi), per la caccia sono dolori!

Realacci ha dimostrato in passato di saper dialogare con il mondo venatorio: nato a Sora (Fr) nel 1955, dal 1987 al 2003 è stato presidente di Legambiente, divenendo uno dei maggiori esponenti dell'ambientalismo italiano; alle elezioni politiche del 2013 è stato rieletto alla camera per il Pd (circoscrizione Lombardia II) di cui attualmente è membro della direzione e responsabile Green economy. La Brambilla si è distinta per battaglie animaliste che hanno visto spesso messi in cattiva luce se non aggrediti la caccia e i cacciatori, tanto che persino suoi colleghi di partito avevano chiesto che non si occupasse più di tematiche ambientaliste.  

Mentre impazzano le previsioni, comunque, gli ambientalisti hanno scritto a Letta per chiedere attenzione e risorse per l’ambiente. Le personalità che hanno scritto al presidente incaricato Letta, rappresentati di varie organizzazioni ambientaliste italiane, sono Umberto Martini del Club Alpino Italiano, Giuseppe Onufrio di Greenpeace, Marco Furlan della Federazione Nazionale Pro Natura, Andrea Carandini del Fondo Ambiente Italiano, Franco Iseppi del Touring Club Italiano, Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente e infine Dante Caserta del Wwf.

Nella lettera delle associazioni, che sottolineano l’importanza fondamentale del garantire risorse necessarie al ministero dell’ambiente per il mantenimento del presidio ambientale, si legge: "Tale presidio è ampiamente legittimato dalle rilevanti, consistenti e pervasive conseguenze che le problematiche ambientali rivestono per l’economia, la società e quindi per il presente ed il futuro del Paese, soprattutto nello scenario dello sviluppo delle politiche europee. Pertanto le chiediamo di accogliere questa nostra perorazione anche possibilmente sotto il profilo di una continuità operativa di alta competenza e riscontrata credibilità internazionale".
La comunicazione inviata dalle tante associazioni ambientaliste elencate a Letta, si caratterizza inoltre per gli auguri verso un possibile governo efficace e di successo. Accanto agli auguri, tuttavia, le associazioni in maniera estremamente cortese ribadiscono l’assoluta necessità di non regalare le questioni ambientali a un ruolo di secondo piano.