Non c’è bisogno di quotarsi in borsa

Il Giornale di Brescia ha dedicato un articolo all’azienda più importante della Valtrompia, dando voce al presidente di Beretta holding, Pietro Gussalli Beretta, che ha fornito interessanti ragguagli sulla gestione 2017 del gruppo Il Giornale di Brescia ha dedicato un articolo all’azienda più importante della Valtrompia, dando voce al presidente di Beretta holding, Pietro Gussalli Beretta, che ha fornito interessanti ragguagli sulla gestione 2017 del gruppo. “È stato un primo semestre di sofferenza”, ha spiegato Gussalli Beretta, “Il fatturato è in crescita, passa da 306 a 324 milioni di euro, ma i margini si sono contratti, con l’Ebitda sceso dai 45 ai 40 milioni e un risultato prima delle tasse passato da 31 a 25 milioni di euro. Le difficoltà sono arrivate soprattutto dagli Usa. Il trasferimento e l’avvio della nuova fabbrica nel Tennessee ha comportato costi più pesanti del previsto. Sono comunque molto fiducioso: nel 2018 la redditività tornerà a correre”.
Riguardo alla divisione ottiche, uno dei settori più recenti dell’azienda, Gussalli Beretta ha commentato: “ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo stati fortunati: abbiamo iniziato a investire in un settore a noi vicino, ma solo col tempo e con lo sviluppo delle nuove tecnologie è diventato contiguo. La divisione ottica nel 2017 supererà i 100 milioni di fatturato”.
Riguardo all’eventualità di una quotazione in borsa, il patron di Beretta ha ribadito: “Per ora non ce n’è bisogno. Il gruppo ha una posizione finanziaria positiva di 150 milioni; possiamo fare investimenti con mezzi propri. Mi creda, sull’argomento non c’è una preclusione di principio: se si dovesse presentare un’occasione oltre le nostre possibilità, la famiglia prenderebbe in considerazione la quotazione. È evidente che lo sbarco in borsa non potrebbe che avvenire a Wall Street, dove il marchio Beretta avrebbe un impatto maggiore”.