Nevio Scala Cacciatore e gentiluomo 2010

È Nevio Scala, una lunga carriera come calciatore prima e allenatore poi, il Gentiluomo cacciatore 2010 della Federazione italiana della caccia. Il prestigioso riconoscimento, istituito nel 1991, viene assegnato annualmente dalla Federcaccia nazionale al fine di rendere merito a persone che nella loro vita professionale abbiano raggiunto livelli di notorietà riconosciuti a dimensione nazionale

È Nevio Scala, una lunga carriera come calciatore prima e allenatore poi, il Gentiluomo cacciatore 2010 della Federazione italiana della caccia. Il prestigioso riconoscimento, istituito nel 1991, viene assegnato annualmente dalla Federcaccia nazionale al fine di rendere merito a persone che nella loro vita professionale abbiano raggiunto livelli di notorietà riconosciuti a dimensione nazionale, contribuendo significativamente all’affermazione e all’elevazione dei principi dell’etica venatoria. Scala, che nella sua vita professionale ha avuto riconoscimenti in Italia e all’estero, non ha mai dimenticato le sue radici con il mondo della campagna, coltivando la sua passione per la caccia, che continua a esercitare ancora oggi con assiduità. «Del fatto che io sia cacciatore sono sempre andato orgoglioso», ha dichiarato Scala, «e, anzi, appena si presenta l’occasione ne parlo con tranquillità, addirittura con serenità, così come ho sempre cercato di portare avanti i miei impegni, di soddisfare le mie passioni. Fondamentale è che con la caccia si sta in mezzo alla natura, al bello, all’incontaminato e tutto il resto del mondo appare lontanissimo. I cacciatori oggi sono molto più disciplinati di quanto si voglia farli passare – aggiunge in merito alle polemiche sull’attività venatoria – e, soprattutto, hanno capito che cosa sia la gestione del territorio e della fauna. Diversamente da tanti, da troppi che danno addosso alla caccia”. E come gestore, Scala si impegna in prima persona nella propria azienda agricola nel padovano, dove sta per partire un progetto sulla quaglia proprio assieme alla Federcaccia».