National geographic: i safari fanno bene all’ambiente

Il National Geographic ha pubblicato un interessante articolo nel quale afferma che un crescente numero di biologi valuta positivamente l’impatto dei safari nella conservazione dell’ambiente naturale africano. Peter Lindsey, biologo dell’università di Harare (Zimbabwe), ha infatti dichiarato: “la caccia grossa è di importanza chiave nella conservazione della fauna in Africa, creando incentivi finanziari per promuovere e mantenere la salute ambientale in vaste aree… Il National Geographic ha pubblicato un interessante articolo nel quale afferma che un crescente numero di biologi valuta positivamente l’impatto dei safari nella conservazione dell’ambiente naturale africano. Peter Lindsey, biologo dell’università di Harare (Zimbabwe), ha infatti dichiarato: “la caccia grossa è di importanza chiave nella conservazione della fauna in Africa, creando incentivi finanziari per promuovere e mantenere la salute ambientale in vaste aree”. Il caso emblematico citato da Lindsey è quello del rinoceronte bianco, passato dai soli 50 animali superstiti di cent’anni fa a oltre 11 mila esemplari di oggi, che vivono allo stato libero. La causa di questo, secondo Lindsey, è dovuta ai ranchers che, spinti dall’incentivo finanziario dei cacciatori, hanno avuto interesse a portare avanti programmi di reintroduzione della specie. Lo stesso discorso è avvenuto in Sud Africa con la cape mountain zebra e il black wildebeest. “i cacciatori”, ha dichiarato Lindsey, “prelevano annualmente tra il 2 e il 5 per cento della popolazione maschile di ciascuna specie cacciabile, entità che ha un effetto trascurabile sulla salute della specie”. Per assicurare il mantenimento del corretto equilibrio nel tempo, Lindsey propone una sorta di caccia di selezione, con tanto di abilitazione all’attività venatoria sul modello dei selecontrollori.