Montalbano, che errori sulle armi!

Nella puntata in onda ieri sera, record di audience, ma grande confusione su una “Glock da tiro” Il commissario Montalbano chiude la sua dodicesima stagione con l’episodio dal titolo “Amore” facendo registrare l’ennesimo record. Il secondo appuntamento inedito con il personaggio interpretato da Luca Zingaretti ha realizzato su Raiuno 10 milioni 816 mila spettatori con il 42,8% di share. Entra così nella top five dei più visti della serie ispirata ai libri di Andrea Camilleri (e già si sta lavorando alla nuova stagione).
La puntata passerà alla storia per il sogno/incubo del matrimonio tra Salvo e Livia, ma non certo per la correttezza tecnica. Nel caso di uno degli omicidi per i quali è chiamato a indagare il commissario, infatti, si discute dell’utilizzo di un’arma da tiro che viene poi identificata come una Glock. La questione già appare piuttosto strana, ma poi il mistero si infittisce per un secondo delitto che vedrebbe coinvolta la stessa arma, definita "vecchia di cinquant'anni". Finché poi la supposta “Glock da tiro” non compare nelle mani dell’assassina, rivelandosi per un’arma sì da tiro, ma una russa Toz 35 per la disciplina della Pistola libera in calibro .22 long rifle. Non sappiamo se la svista, piuttosto grave in verità, sia da attribuire all’autore dei romanzi, Camilleri, o invece alla trasposizione televisiva. Da una serie di successo e ricca come questa, però, ci si attenderebbe una maggiore rispondenza alla verità. Sotto tutti i punti di vista.