Modificare i decreti sicurezza, ma non troppo

M5S chiede un rinvio delle modifiche dei decreti sicurezza, sottolineando che le modifiche devono essere “circoscritte e mirate”

Non dovrà essere una cancellazione del passato: questo hanno chiesto i 5 stelle relativamente alle modifiche sui decreti sicurezza, da sempre fortemente invocate dai parlamentari Pd (ma anche dal presidente Mattarella) e di cui si è discusso ieri al Viminale in un vertice di maggioranza con la titolare del dicastero, Luciana Lamorgese. Gli M5S in particolare hanno chiesto un rinvio delle modifiche, ma nel caso in cui le modifiche debbano essere fatte la revisione dovrà essere “circoscritta e mirata”.

In particolare Giuseppe Brescia, presidente della commissione affari costituzionali della Camera e Vittoria Baldino, capogruppo M5S in Commissione affari costituzionali, hanno sottolineato che per esempio sull’immigrazione “serve un approccio pragmatico e postideologico” e che la revisione dovrà essere “un’operazione di cancellazione del passato, ma dovrà essere utile per costruire un sistema migliore per il futuro, per governare un fenomeno che rimane globale e su cui serve una forte risposta europea”.

Ci permettiamo di aggiungere che anche sulle questioni più prettamente afferenti la sicurezza dei cittadini l’approccio sarebbe opportuno che fosse postideologico e, in particolare, sull’ormai annosa diatriba, tutta ideologica e completamente avulsa da qualsiasi contenuto tecnico, tra i fautori e i detrattori dell’impiego del Taser da parte di forze di polizia e soprattutto polizie locali. Il Taser può effettivamente salvare vite, sia in termini di appartenenti alle forze dell’ordine sia, in modo solo apparentemente paradossale, tra i soggetti da immobilizzare.