Militari di pattuglia, caos a Milano

È scontro aperto tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il ministro della Difesa Ignazio La Russa, sul destino dei 600 militari che, da ormai tre anni, contribuiscono alla sicurezza nel capoluogo lombardo nell’ambito dell’operazione “strade sicure”. Da quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, infatti, Pisapia vorrebbe che i militari continuassero a presidiare i punti sensibili della città (per esempio la stazione centrale), ma sarebbe inv

 

È scontro aperto tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il ministro della Difesa Ignazio La Russa, sul destino dei 600 militari che, da ormai tre anni, contribuiscono alla sicurezza nel capoluogo lombardo nell’ambito dell’operazione “strade sicure”. Da quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, infatti, Pisapia vorrebbe che i militari continuassero a presidiare i punti sensibili della città (per esempio la stazione centrale), ma sarebbe invece contrario alle pattuglie miste con le forze dell’ordine. Di diverso avviso il questore Alessandro Marangoni e il prefetto Gian Valerio Lombardi, che auspicherebbero che la situazione restasse quella attuale. Soprattutto, l’auspicio è che il totale dei militari impiegato a Milano resti invariato, mentre il ministro La Russa ha annunciato che, nel caso in cui i militari dovessero solo avere compiti di presidio, il loro numero sarà portato dagli attuali 653 a soli 233 uomini. Per bilanciare l’assenza dei militari nei compiti di pattuglia, Pisapia ha annunciato il potenziamento del vigile di quartiere, con 500 nuovi uomini per le strade.