Martinelli, regista “armato”

Renzo Martinelli è un affermato regista italiano che, dopo aver firmato film importanti come “Vajont” e “Piazza delle cinque lune”, ha deciso di parlare dell’integralismo islamico nel nuovo film “Il mercante di pietre” con Harvey Keitel. L’attore interpreta un italiano convertito all’Islam, segretamente membro di una cellula di Al Qaeda che seduce una donna (Jane March) per poterla usare come inconsapevole vettore di una “bomba sporca” radioattiva. «Il mio … Renzo Martinelli è un affermato regista italiano che, dopo aver firmato film importanti come “Vajont” e “Piazza delle cinque lune”, ha deciso di parlare dell’integralismo islamico nel nuovo film “Il mercante di pietre” con Harvey Keitel. L’attore interpreta un italiano convertito all’Islam, segretamente membro di una cellula di Al Qaeda che seduce una donna (Jane March) per poterla usare come inconsapevole vettore di una “bomba sporca” radioattiva. «Il mio film», ha commentato Martinelli, «vuole lanciare l’allarme sulla cultura buonista, multiculturalista, propensa all’accoglienza dell’Europa: tutti segnali che il mondo islamico interpreta come una nostra debolezza, e se ne approfitta. Quanto alla mia incolumità non me ne preoccupo, ho la coscienza tranquilla. Non ho attaccato i musulmani, ho cercato di capirli. Se poi qualche fanatico dovesse venira da me… io comunque giro armato». Il riferimento non è casuale, visto quello che è successo in Olanda a Theo Van Gogh, il regista ucciso da un fondamentalista islamico per aver diretto un film “sgradito” ai musulmani.