Lombardia, serve cambio di passo in materia venatoria

L’onorevole Pietro Fiocchi ha espresso preoccupazione per la situazione lombarda, dove da tempo si assiste a una situazione di stallo da parte dell’amministrazione, che continua a rimandare la discussione di temi fondamentali per il futuro della caccia

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«È venuto il momento della verità, di capire a chi sta a cuore la passione venatoria e a chi no, senza ipocrisie. Si tratta di mantenere gli impegni fatti in passato e quelli assunti di recente con il mondo venatorio e chi lo rappresenta». Queste le parole di Pietro Fiocchi, europarlamentare per Fratelli d’Italia, che, però, ha espresso la propria preoccupazione non tanto come politico, quanto più come «cacciatore lombardo che assiste alle lungaggini dell’assessorato nel portare a termine i problemi aperti, alcuni dei quali sussistono da anni».

I temi più pressanti riguardano il calendario venatorio per la stagione 2021/2022, il Vinca, le deroghe per i roccoli e il Piano faunistico regionale, incomprensibilmente posticipato da diversi anni. Fiocchi ha rivolto un appello all’assessore Fabio Rolfi e alla maggioranza, affinché facciano i passi giusti in vista della cruciale votazione in Consiglio regionale degli emendamenti approvati in Commissione. La speranza è che non ci si appelli al voto segreto e che non si incorra negli errori del passato, dimostrando concretamente di tenere fede agli impegni presi, schierandosi a difesa del mondo venatorio e delle tradizioni.