L’interesse di Beretta per la Russia

Pietro Gussalli Beretta smentisce il vice premier russo Dmitry Rogozin: nessuna partnership con Kalashnikov concern. “Stiamo valutando eventuali forme di collaborazione e investimento con aziende locali”…

Dopo una dichiarazione del vice premier russo Dmitry Rogozin durante l'inaugurazione della mostra moscovita Arms & hunting, che ventilava una potenziale collaborazione tra Beretta e Kalashnikov concern, ripresa ieri dall'agenzia russa  Ria-Novosti, in un'intervista concessa oggi a Milano Finanza, il vicepresidente e amministratore delegato Pietro Gussalli Beretta precisa gli intenti e le strategie dell'azienda gardonese. Se è vero che attualmente il  mercato di riferimento è quello degli Usa, è anche vero che le strategie dell'azienda bresciana non possono non considerare le nascenti opportunità: "A noi interessa parecchio questo mercato, dove già siamo presenti con una controllata sul fronte del business delle armi civili, per il mondo della caccia. Dalla Russia per ora arrivano ricavi per circa 30 milioni ma è un mercato in forte crescita e nel quale contiamo di rafforzare la nostra presenza nell'arco di alcuni anni". Pietro Gussalli Beretta spiega che "sono in corso da tempo trattative tra la famiglia e le autorità russe, finalizzate a forme di collaborazione e investimento con alcune aziende locali", manifestando però, un preciso interesse riguardo impianti per armi per impieghi militari e di polizia, una precisazione in senso opposto a quella di Rogozin che parlava invece di collaborazioni prima in ambito civile e militari quindi, in un secondo tempo, ipotizzando una joint venture tra Beretta e Kalashnikov concern. "I contatti ci sono stati  e con diverse aziende", aggiunge ancora Pietro Beretta, "ma non con Kalashnikov concern". In ogni caso il vicepresidente di Beretta precisa che non vi sarà l'ingresso di nuovi soci nell'azienda. (Claudio Bigatti)