Liguria: ipotesi di prelievo in deroga sullo storno

Intraprendere un percorso finalizzato a verificare la possibilità di aprire la caccia in deroga allo storno, tecnicamente definita “prelievo in piccola quantità”: questo lo scopo di un incontro tra Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria, e Silvano Toso, direttore sezione fauna selvatica di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

Intraprendere un percorso finalizzato a verificare la possibilità di aprire la caccia in deroga allo storno, tecnicamente definita “prelievo in piccola quantità”: questo lo scopo di un incontro tra Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria, e Silvano Toso, direttore sezione fauna selvatica di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Con l’assessore, una delegazione del Consiglio regionale della Liguria formata da Francesco Bruzzone (Lega Nord), Alessio Cavarra (Pd), Valter Ferrando (Pd) e Nino Miceli (Pd).

Da un punto di vista scientifico, Ispra ha confermato le difficoltà di carettere tecnico nel definire il numero di capi prelevabili in deroga. Nel contempo ha ribadito i risultati dello studio condotto recentemente dagli esperti dell’istituto che mettono in evidenza il buono stato di salute della specie. Questa constatazione potrebbe portare all’inserimento dello storno nell’elenco delle specie cacciabili in Italia. A tal proposito va sottolineato che anche l’Unione europea ha manifestato la volontà di muoversi nella stessa direzione, anche se i tempi non saranno brevissimi.

Nel frattempo la Regione Liguria si è impegnata a inviare all’Ispra la richiesta di un parere accompagnato dai risultati trasmessi dall’Università di Genova in base a uno studio commissionato proprio dalla Regione. Questa richiesta di parere sarà inviata anche all’Unione europea.