Le rapine in banca non sono più di moda

Nei primi 6 mesi del 2009, le rapine in banca sono calate del 25,5 per cento. Praticamente, 50 “colpi” in meno al mese. Anche il “bottino” medio è in calo: oggi, una rapina allo sportello frutta, in media, circa 22 mila euro, mentre 10 anni fa superava quota 43 mila euro. Campania e Puglia recuperano terreno sul fronte della sicurezza in banca, registrando decrementi dei furti, rispettivamente, del 20,3% e, addirittura, del 64,7% rispetto al primo semestre 2008. P… Nei primi 6 mesi del 2009, le rapine in banca sono calate del 25,5 per cento. Praticamente, 50 “colpi” in meno al mese. Anche il “bottino” medio è in calo: oggi, una rapina allo sportello frutta, in media, circa 22 mila euro, mentre 10 anni fa superava quota 43 mila euro. Campania e Puglia recuperano terreno sul fronte della sicurezza in banca, registrando decrementi dei furti, rispettivamente, del 20,3% e, addirittura, del 64,7% rispetto al primo semestre 2008. Peggiorano, invece, Calabria, Toscana, Liguria e Sardegna. Il presidente dell’Abi, Corrado Faissola ha espresso la propria soddisfazione: «Sono ormai oltre 15 anni», ha dichiarato Faissola, «che non ci sono vittime durante le rapine, tant’è che, al giorno d’oggi, si può dire che i cittadini sono più sicuri quando entrano in banca che quando vanno in farmacia». E la videosorveglianza, può contribuire a rendere sempre più sicuri gli istituti di credito. Ma, anche, strade, vicoli, luoghi pubblici. «Nel periodo gennaio-agosto», ha sottolineato il ministro Maroni, «si è registrato un calo dell’8,2% di tutti i reati commessi: in particolare le rapine, diminuite del 20%, e del 24,8%, quelle nei confronti degli esercizi commerciali, come farmacie e tabaccai». Maroni ha annunciato di aver ricevuto dagli enti locali oltre 2.800 progetti di sicurezza urbana, la stragrande maggioranza dei quali per installare telecamere, che verranno co-finanziati dal Viminale per circa 100 milioni di euro. Contro il crimine, poi, il ministro ha detto che spenderà altri 800 milioni di euro, che saranno pescati dal fondo unico giustizia, implementato dai proventi di conti e libretti postali confiscati ai mafiosi. Dall’Abi evidenziano, poi, che ogni anno, in media, avvengono 6,4 rapine ogni 100 sportelli. Complessivamente, il fatturato dei “colpi” in banca, a giugno 2009, è stato di 19,9 milioni di euro, in calo del 18,7% rispetto allo stesso periodo 2008, dove toccava quota 24,6 milioni. «Questo dimostra», ha spiegato Faissola «che, in Italia, circola ancora troppo contante». Bisogna, quindi, incentivare di più l’utilizzo della moneta elettronica. Il presidente dell’Abi ha ricordato, poi, come il sistema bancario investa in sicurezza, ogni anno, ben 800 milioni di euro. In 90 province italiane, inoltre, è operativo il protocollo anticrimine firmato con le singole prefetture. E i risultati iniziano ad arrivare: negli ultimi 10 anni (1997-2007) le rapine in banca sono passate dal rappresentare il 7,8% del totale degli episodi criminosi al 5,9 per cento. E tra il 2004 e il 2008, la percentuale di rapine in cui si è giunti all’individuazione degli autori è passata dal 36% al 46%, grazie, anche, alla presenza in ormai tutti gli sportelli di sistemi di ripresa.