La striker reinventata

Tecnostudio engineering propone un altro progetto rivoluzionario: una striker a sfruttamento dei gas con l’asse di canna più basso mai visto, grazie a soluzioni tecniche innovative

Tecnostudio engineering è un’azienda di Villa Carcina (Bs) che si occupa della progettazione di sistemi d’arma innovativi, come la pistola “senza grilletto” o le innovative pistole mitragliatrici bull-pup e tubolare. Questa volta il loro progetto è ancora una semiauto, si chiama Predator nine e rappresenta, ancora una volta, qualcosa di decisamente innovativo e mai visto. L’arma ha un ritardo di apertura a sfruttamento dei gas, ma ciò che la differenzia nettamente da ciò che si è visto fino a ora è la completa riprogettazione dello scatto, eliminando la leva di trasmissione che normalmente collega il grilletto al dente di scatto e integrando il disconnettore nel grilletto medesimo. Il risultato di questa soluzione tecnica rivoluzionaria consiste nella possibilità di “svuotare” completamente la parte posteriore dell’arma, consentendo un ulteriore abbassamento dell’asse della canna fino a soli 5 millimetri rispetto all’asse della mano che impugna. Innovativi anche i materiali costruttivi, che prevedono una sapiente integrazione tra acciaio, Ergal e carbonio, realizzando un’arma leggera come una polimerica ma al contempo di grande robustezza e resistenza. La canna avrà lunghezza di 5 pollici e il calibro sarà il 9×19-9×21. Numerose le richieste di brevetto, che riguardano lo scatto, il sistema di ritardo d’apertura e persino lo sgancio ambidestro del caricatore.