La sfida Beretta nel settore abbigliamento

Sarà la filiale italiana del gruppo Norbert Dentressangle a gestire la logistica della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta di Gardone Val Trompia per la divisione abbigliamento e accessori. L’accordo di collaborazione vale per i prossimi 6 anni. «L’obiettivo», spiega il direttore generale della Beretta, Carlo Ferlito «è di centralizzare a livello europeo il servizio al cliente. Nel nostro piano solo le capacità di servizio delle grandi realtà possono essere efficienti e… Sarà la filiale italiana del gruppo Norbert Dentressangle a gestire la logistica della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta di Gardone Val Trompia per la divisione abbigliamento e accessori. L’accordo di collaborazione vale per i prossimi 6 anni. «L’obiettivo», spiega il direttore generale della Beretta, Carlo Ferlito «è di centralizzare a livello europeo il servizio al cliente. Nel nostro piano solo le capacità di servizio delle grandi realtà possono essere efficienti e funzionali». Il gruppo Norbert Dentressangle (il quartier generale è a Saint Vallier, in Francia), 3,1 miliardi di ricavi nel 2008, vanta una filiale in Italia attiva dal 1999 con 17 centri operativi sul territorio per una superficie complessiva di 300.000 mq, circa 1.300 addetti e un business di circa 90 milioni. La filiale trasporti, invece, è presente dal 1985 e gestisce la flotta dei veicoli circolanti in Europa con un fatturato di circa 26 milioni di euro. Il ramo abbigliamento di Beretta dispone di una rete di 250 rivenditori in Italia e altri 600 in Europa. Il giro d’affari consolidato è di 25 milioni di euro in Europa, sette dei quali sono nel mercato italiano. Con il nuovo accordo l’intera supply chain sarà diretta dal deposito di Castel San Giovanni (Piacenza), che ha destinato uno spazio di 3.000 metri quadrati per gestire, tra capi stesi, appesi e accessori, un volume di circa 400.000 pezzi, occupandosi della preparazione dei prodotti destinati ai negozi monomarca e ai clienti retail. Proprio il deposito emiliano, oltre all’esperienza consolidata del gruppo nel settore tessile, è stato uno degli elementi determinanti nella scelta. In generale, invece, come illustrato ieri al sindacato (durante l’incontro che ha definito la fermata di fine anno) la spa di Gardone conta di archiviare il 2009 con ricavi sostanzialmente in linea con il 2008, grazie anche al contributo importante del settore difesa. E per il 2010, nella peggiore delle ipotesi, prevede un -8 per cento.