La nuova cartuccia russa: 6,02×41

La nuova munizione intermedia russa 6,02x41 è il risultato di una collaborazione tra Kalashnikov Concern e Tula Cartridge Plant: si tratta comunque, di una iniziativa privata.

Kalashnikov Concern e Tula Cartridge Plant hanno sviluppato una nuova cartuccia intermedia chiamata 6,02×41 e due fucili camerati in questo nuovo calibro: Kalashnikov Ak-22 e un “mini” SVCh. Premesso che si tratta di una private venture di queste aziende, l’intento è quello di sostituire in un eventuale futuro sia il 7,62×39 sia il 5,45×39.

Questo progetto congiunto sarebbe iniziato nel 2020 ma la prima conferma ufficiale compare il 12 dicembre 2023, in occasione della presentazione del brevetto di questa nuova munizione da parte dell’azienda di Tula.

Dalle immagini circolate e dai dati contenuti nel brevetto, osserviamo trattarsi di una cartuccia rimless a collo di bottiglia e con la dovuta conversione, con una palla .243 del peso compreso tra i 69 e 123 grani (rispettivamente 4,5 e 8 grammi), il diametro del fondello è di 10,7-10,9 millimetri risultando quindi effettivamente intermedio tra i fondelli del 7,62×39 (11,43) e del 5,45×39 (10 millimetri).

Dai grafici annessi al brevetto inoltre, la V0 del proiettile (nel caso di una palla del peso di 103,4 grani) dovrebbe essere di 800 metri/secondo con una conseguente energia di 2.150 Joule (pari a 1.585 ft-lb), si aggiunge che la velocità della palla rimane ancora supersonica a 1.000 metri.

La cartuccia 6,02×41: a sinistra in originale e a destra con i disegni presi dal brevetto, notare la sezione della palla che evidenzia la presenza di un lungo penetratore interno in acciaio.

L’azienda afferma che il 6,02×41 risulta superiore al 7,62×39 e 5,45×39, dalla balistica esteriore tuttavia, sembrerebbe leggermente inferiore al 6mm Arc ma offrirebbe rispetto a tutti questi una migliore penetrazione, grazie a un lungo penetratore interno in acciaio. Esteriormente, la nuova munizione assomiglia al 5,8×42 cinese anche se questo impiega palle più leggere (64-77 grani) che, pur essendo più veloci, sviluppano meno energia del 6,02×41. Pare che nel prosieguo degli iniziali studi su questa nuova cartuccia, la Tula sviluppò sperimentalmente almeno altre due munizioni: un 6,7×45 e un 6,5×39.
Ricordiamo che gli allora “sovietici”, negli anni ’80 sperimentarono una munizione negli intenti “universale”, ossia per sostituire sia il 5,45×39 sia il venerando 7,62x54R: il 6×49. Ma anche questo come altri progetti, crollarono insieme alla “cortina di ferro” nel 1990-1991.
In tempi più recenti e sempre in Russia, partì un qualche programma sperimentale di ricerca nominato “Alatau”, inerente una nuova mitragliatrice in un altrettanto nuovo calibro: 6,7×51 che dimensionalmente, appare essere molto simile al .260 Remington tuttavia, anche questo programma venne interrotto.

Il Fucile Kalashnikov A-22 (praticamente identico alle ultime realizzazioni dell’Ak-12), è camerato per il 6,02×41.