La “difesa popolare” estone

L’Estonia ha una popolazione di 1.300.000 abitanti e un esercito di 6.000 uomini e donne, ma ha anche una forza di circa 25.000 elementi appartenenti alla Kaitseliit: la Lega di difesa estone. Che cos’è?

L’Estonia ha una popolazione di 1.300.000 abitanti e un esercito di 6.000 uomini e donne, ma ha anche una forza di circa 25.000 elementi appartenenti alla Kaitseliit: la Lega di difesa estone.

Tale organizzazione paramilitare su base volontaria, è una struttura di difesa ausiliaria armata che si impegna e si addestra regolarmente in esercitazioni militari: la struttura originaria venne addirittura fondata nel 1918 e fu parte importante nella Guerra di indipendenza estone: venne tuttavia smantellata durante l’occupazione sovietica che durò sino al 1991.

La Kaitseliit opera anche come protezione civile e ad ampio spettro: nelle organizzazioni anti incendi, nelle ricerche e soccorso alla popolazione, in assistenza alle forze di polizia e per ordine pubblico, ma sempre su richiesta delle autorità; partecipa inoltre attivamente alle attività di peacekeeping internazionali.

Ultimamente e soprattutto dopo la guerra in Ucraina, le esercitazioni vengono svolte con cadenze molto più frequenti e con grande partecipazione.

Non solo, oltre agli addestramenti basici si è rapidamente passati alle tecniche di guerriglia, alla conoscenza delle Ied, alle tecniche di sopravvivenza e di contro inseguimento. Lo Stato, poi, incoraggia e agevola gli elementi della Lega di difesa a custodire le armi nella propria casa (come in Svizzera) e il comandante dell’organizzazione, brigadiere generale Meelis Kiili, in una recente intervista a Tallin ha inoltre affermato: “La miglior deterrenza non sono soltanto i soldati armati ma anche, i cittadini armati”.

Bisogna però doverosamente sottolineare che la recente storia del paese baltico… è stata piuttosto travagliata e ha visto l’invasione prima dei sovietici, poi dei tedeschi e poi nuovamente dei sovietici sino alla definitiva indipendenza: l’Estonia pur essendo membro effettivo della Nato e a maggior ragione dopo l’esito delle presidenziali americane, non rinuncia a perseguire la strategia della difesa nazionale partecipata, anche, dai cittadini.