La Difesa di domani: meno uomini, più equipaggiamenti

Il ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, ha messo a punto una riforma pluriennale delle nostre forze armate: nei prossimi vent’anni, è previsto un ridimensionamento degli organici, che passeranno da 190 a 150 mila effettivi, con un risparmio di circa 2 miliardi di euro che potranno essere reinvestiti in nuovi sistemi d’arma e addestramento

Il ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, ha messo a punto una riforma pluriennale delle nostre forze armate: nei prossimi vent'anni, è previsto un ridimensionamento degli organici, che passeranno da 190 a 150 mila effettivi, con un risparmio di circa 2 miliardi di euro che potranno essere reinvestiti in nuovi sistemi d'arma e addestramento. Un ulteriore risparmio dovrebbe essere assicurato dallo snellimento delle strutture di comando, riducendo per esempio e razionalizzando i comandi territoriali che in molti casi, con l'abolizione del servizio di leva, sono oggi superflui. Per quanto riguarda il personale in riduzione, scartata l'ipotesi prepensionamento, si sta valutando una sorta di mobilità tra amministrazioni. Tra i programmi di sviluppo, al centro dei riflettori c'è l'investimento nell'acquisto dei nuovi caccia F35, che saranno in parte assemblati nel nostro Paese: rispetto ai 131 esemplari opzionati, la cifra sarà ritoccata al ribasso, ma non più di tanto perché il progetto è considerato strategico (e, tra l'altro, porterà alle aziende italiane un indotto pari quasi a un punto di Pil).