L’impegno paga…

… anche col ministero dell’Interno. Che ha avviato una serie di consultazioni che vanno ben al di là e al di fuori dei consueti interlocutori. Per esempio con i cittadini che hanno firmato la petizione contro il decreto “antiterrorismo”

Ricordate la petizione on-line promossa da Giulio Magnani, collaboratore di Armi e Tiro e appassionato d'armi, per contrastare il decreto "antiterrorismo"? Ha avuto un seguito importante. Il contenuto e lo scopo della petizione sono stati inviati all'Area armi ed esplosivi per contribuire alla stesura della circolare per l'applicazione del dl nel modo meno penalizzante possibile per i cittadini. Gli stessi promotori, quindi, sono stati invitati a un incontro formale con i dirigenti dell'area Armi ed Esplosivi i quali, trovando fondate le perplessità fatto loro presente, hanno aperto un confronto diretto con il piccolo comitato al fine di individuare le migliori soluzioni.

Ecco quanto racconta Magnani: “L'incontro si è svolto venerdì 15 maggio e il risultato può ben dirsi storico. Siamo ufficialmente stati i primi convocati dal ministero in rappresentanza non del settore economico ma dei cittadini, risultato a cui nessuno è mai lontanamente arrivato. E ci siamo riusciti nonostante non fossimo neanche un soggetto giuridicamente definito, bensì la rappresentanza di un elenco di firme raccolte su internet. Questa è la dimostrazione che le osservazioni giuste poste nelle forme e coi toni più opportuni permettano di raggiungere i migliori risultati.

Gli argomenti affrontati sono stati principalmente la qualificazione e le modalità di denuncia dei caricatori, le modalità di classificazione delle armi B7 (in particolare il concetto di "somiglianza"), le incongruenze delle classificazioni operate dal Bnp, la situazione transitoria per i detentori di B7 (in particolare il mantenimento o meno dei "posti liberi" a disposizione prima dell'entrata in vigore del dl). Nella discussione sono emerse altre problematiche anche estranee al dl: ce ne hanno richiesto una descrizione più approfondita con le proposte di soluzione che, se riterranno attuabili e conciliabili con le esigenze di ps, prenderanno in considerazione di adottare. Durante l'incontro la disponibilità dimostrata dai dirigenti dell'Area è stata molto ampia e hanno accettato di proseguire un confronto sui vari temi legati al settore delle armi, anche non limitatamente al singolo decreto terrorismo, ovviamente ponendo come condizione che ci sia una rappresentatività da parte dell'interlocutore.

Proprio questa richiesta ha costituito l’occasione per presentare ai referenti del ministero il Comitato direttiva 477, un bacino ormai ampissimo di tiratori amatoriali, agonisti, collezionisti, cacciatori che, in poco meno di un mese, si è organizzato in modo incredibilmente rapido e con risultati strabilianti e ed al quale abbiamo dato piena disponibilità fin dal principio. Ne parleremo più approfonditamente alla riunione pubblica di giovedì 28 maggio”.