Konus 2-16×50 Glory: il variabile in cerca di gloria

 

Con il Glory 2-16×50, la veronese Konus propone un variabile di notevole flessibilità, grazie al rapporto di moltiplicazione dello zoom pari a otto volte tra il minimo e il massimo, principalmente destinato all’attività venatoria ma che, grazie alla presenza di accorgimenti mutuati dal mondo del tiro, si può ben prestare a un impiego al poligono, fino alla distanza di 300 metri.

Tra i suoi fattori di pregio che ne consigliano l’impiego venatorio c’è l’eccellente rapporto tra potenza di ingrandimento, compattezza e peso contenuto, il buon campo visivo al minimo degli ingrandimenti (per trovare facilmente la preda sul terreno di caccia), la notevole nitidezza e la buona robustezza complessiva. Tra i fattori che possono consigliarlo anche per un impiego sportivo, c’è la ghiera per la regolazione della parallasse e l’impiego di torrette semi-alte, prive di cappucci a vite, molto comode da azionare. Ma andiamo con ordine…

Uno scafo resistente
Questo Konus vanta uno scafo monopezzo in lega leggera, con tubo portante del diametro di 30 millimetri, campana dell’obiettivo con diametro esterno di 58 mm e oculare del diametro di 42 mm (36 mm per la lente). Lo spazio al di qua e al di là del gruppo torrette, per l’applicazione degli anelli di montaggio sulla carabina, è pari in entrambi i casi a 53 millimetri. Lo zoom è regolato tramite la classica ghiera sulla parte anteriore della campana dell’oculare, dotata di una serie di rilievi longitudinali grippanti ai quali si aggiunge una nervatura più accentuata sulla quale, per ulteriore grip, è possibile avvitare un manettino svasato alto 20 millimetri. Per aumentare l’ingrandimento la rotazione è in senso antiorario, i valori riportati prevedono tutti gli interi da 2 a 8x, i pari da 8 a 16x. Sul bordo posteriore della campana dell’oculare è presente la ghiera gommata con possibilità di rotazione per la messa a fuoco, con escursione complessiva di circa un giro e mezzo.

Le ghiere per la regolazione del punto di impatto sono sprovviste di cappucci di protezione a vite, al fine di assicurare una rapida ed efficace regolazione sul campo: sono normalmente bloccate, al fine di evitare una perdita accidentale di taratura in seguito a urti o sfregamenti, per azionarle vanno sollevate di circa 1 millimetro. La sensibilità dei click è di ¼ di Moa, con una escursione complessiva pari a 90 Moa, che corrisponde a oltre due metri e mezzo alla distanza di 100 metri. Riabbassando la sommità della torretta, si blocca nuovamente il meccanismo, mentre allentando il piccolo grano posto sulla circonferenza godronata è possibile ripristinare lo “zero” dopo aver effettuato la taratura sulla propria carabina. La chiave è fornita in dotazione, insieme a una prolunga paraluce di 100 millimetri da avvitare sul bordo anteriore dell’obiettivo, un panno per la pulizia delle lenti, tappi copri-lenti trasparenti reciprocamente vincolati per mezzo dei due classici elastici, manuale di istruzioni in numerose lingue (incluso l’italiano), garanzia (due anni), chiave in plastica per agevolare lo svitamento del coperchio della batteria.

Quest’ultima, tipo Cr2032, serve per alimentare il reostato che comanda l’illuminazione del dot centrale del reticolo (tipo German 4). La ghiera di manovra è situata sul lato sinistro del gruppo torrette e presenta due graduazioni, numerate da 0 a 5. Una di esse prevede l’illuminazione del dot con luce rossa, l’altra con luce blu. Intuitivamente, allo “0” il dot risulta spento, al valore “5” risulta illuminato alla massima intensità.

Appena oltre la ghiera del reostato illuminatore, c’è una seconda ghiera, con intagli di presa più fitti, che consente la regolazione della parallasse. È interessante notare l’elevato numero di distanze contemplate, non solo tra 10 e 100 yard, ma anche oltre tale valore: troviamo infatti i valori corrispondenti a 100, 150, 200, 300, 600 e persino 1.800 metri, prima dell’indicazione “infinito”.

Il reticolo è posizionato sul secondo piano focale, di conseguenza non varia di dimensione al variare dell’ingrandimento.

Il nostro test
Abbiamo applicato la Konus Glory su una carabina Bergara B14R calibro .22 lr, che rappresenta una vera e propria trainer rispetto alle classiche carabine da caccia nei calibri centerfire, dotata della medesima calciatura, scatto e slitta Porta ottica di un’arma in .308 Winchester o 6,5 Creedmoor o altri calibri simili. Abbiamo provato alcuni tiri sulla distanza dei 50 metri, poi sulla distanza dei 100 metri, riscontrando una buona spaziatura e nettezza dei click delle torrette per la regolazione del punto di impatto (con un leggero vantaggio per quella dell’elevazione rispetto a quella del brandeggio). È richiesto un certo sforzo per il sollevamento della sommità della torretta per procedere alla regolazione, il che a nostro avviso è un bene, perché significa che non è così facile che possa sbloccarsi in seguito a urti o sfregamenti accidentali. Buona pastosità della ghiera dello zoom, veramente facile da azionare grazie alla leva di manovra maggiorata. Le distanze riportate sulla ghiera della parallasse sono tutto sommato abbastanza fedeli (va ricordato tuttavia che sono espresse in yard, non in metri) e anche un movimento minimo della ghiera risulta avvertibile in termini di nitidezza della visione. Quando è perfettamente regolata (così come la messa a fuoco sull’oculare), si ottiene una incisione dell’immagine veramente significativa, una resa cromatica piuttosto fedele e l’assenza di aberrazioni anche sulla circonferenza esterna del campo visivo. La distanza focale è abbastanza abbondante (quasi 10 centimetri), risulta pressoché costante al variare degli ingrandimenti. L’illuminazione del reticolo ci è particolarmente piaciuta, perché anche al livello massimo non risulta né abbagliante né, soprattutto, tanto intensa da sfrangiare i contorni del dot, le cui dimensioni consentono di collimare e colpire efficacemente anche bersagli di piccola dimensione. In definitiva è un cannocchiale tuttofare sufficientemente leggero, compatto, ma anche di buone prestazioni per le tipiche distanze della caccia di selezione italiana come anche dei Tsn, quindi l’esborso richiesto è a nostro avviso pienamente giustificato.

Il test completo su Armi e Tiro di novembre 2021.

 

Scheda tecnica
Produttore: Konus, via Fleming, 18, 37026 Settimo di Pescantina, (Vr), tel. 045.67.67.670, konus.com
Modello: 2-16×50 Glory
Tipo: ottica di puntamento a gruppi di lenti
Ingrandimento: da 2 a 16x
Diametro obiettivo: 50 mm (esterno 58 mm)
Diametro oculare: 36 mm (esterno 42 mm)
Lunghezza: 340 mm
Diametro tubo: 30 mm
Campo visivo a 100 metri: da 17,3 a 2,3 m
Distanza focale: 95 mm
Pupilla d’uscita: da 7,9 a 3,2
Correzione punto di impatto per click: ¼ di Moa
Escursione regolazione: 90 Moa
Riempimento: azoto
Reticolo: German 4 con dot illuminabile in rosso e blu
Livelli di intensità illuminazione: 5 per colore
Batteria: Cr2032
Peso rilevato: 725 mm con batteria e piolo dello zoom
Garanzia: 2 anni
Accessori: tubo paraluce di 100 mm, coperchi di protezione lenti (trasparenti), chiavetta per azzeramento, panno pulizia, chiavetta per smontaggio coperchio batteria, scatola in cartone con interno in schiuma, libretto di istruzione, garanzia, batteria
Prezzo: 799 euro, Iva inclusa