Il Viminale pubblica il dossier sulla sicurezza

È stato diffuso il Dossier Viminale, pubblicato annualmente in occasione della riunione ferragostana del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. In esso, sono contenuti i dati relativi alla delittuosità e alle attività di contrasto svolte dalle forze dell’ordine.

L’analisi dei dati, relativi al periodo tra il 1° agosto 2021 e il 31 luglio 2022, evidenzia una risalita della delittuosità rispetto alla peculiare situazione pandemica (nel corso della quale, l’isolamento forzato ha necessariamente abbassato i numeri relativi ai principali reati). I livelli attuali sono, tuttavia, per fortuna inferiori comunque al periodo pre-pandemia (1° agosto 2018-31 luglio 2019).

Secondo il rapporto, il totale dei delitti è stato nei 12 mesi appena trascorsi pari a 2.116.479, contro i 2.338.073 del periodo 2018-2019 (sono stati 1.875.038 dal 1° agosto 2020 al 31 luglio 2021).

Gli omicidi sono stati in tutto 319 (334 nel periodo 2018-2019), 36 dei quali attribuibili alla criminalità organizzata. Gli omicidi di donne sono stati 125, 108 dei quali avvenuti in ambito affettivo/famigliare e 68 da parte del partner o ex partner.

Le rapine sono state 24.644 (25.588 nel periodo 2018-2019), i furti 902.014 (1.117.855 nel 2018-2019).

L’attività delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 149.608 persone e alla denuncia in stato di libertà di 632.647.

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