Il Tiro storico piace sempre di più

Nonostante le previsioni del tempo non promettessero molto sole, l’alta Valle Trompia ha comunque riservato un clima accogliente alla Quinta manifestazione di Tiro storico. Folta la partecipazione di tiratori, appassionati e semplici curiosi che hanno affollato il sempre più accogliente Poligono Valle Duppo di Lodrino (Bs)

Nonostante le previsioni del tempo non promettessero molto sole, l’alta Valle Trompia ha comunque riservato un clima accogliente alla Quinta manifestazione di Tiro storico. Folta la partecipazione di tiratori, appassionati e semplici curiosi che hanno affollato il sempre più accogliente Poligono Valle Duppo di Lodrino (Bs).

L’iniziativa ha proseguito nel solco delle precedenti esperienze, nate per commemorare i conflitti militari del secolo scorso, ampliata nell’ambito ludico-sportivo per dare importanza agli aspetti aggregativi, allo scambio di informazioni tra appassionati, alle prove con varie discipline all’aperto che coinvolgono le armi sportive e da caccia e al coinvolgimento dei giovani e giovanissimi all’attività del tiro a segno. Lo spirito non competitivo dell’evento è stato il volano delle due giornate che hanno catalizzato partecipanti provenienti da tutto il nord Italia: da Gorizia a Varese, da Genova a Parma, da Modena a Rovereto, molti i milanesi, i cremonesi e, ovviamente, i bresciani.

Cogliendo appieno l’invito e lo spirito dell’evento, numerosi partecipanti si sono presentati con le uniformi storiche associate alle armi utilizzate nelle prove di tiro: di particolare effetto le esibizioni e i tiri collettivi con le caratteristiche armi a pietra focaia dell’8° Reggimento di fanteria inglese del 1776 rievocato dai giovani reenactor del gruppo "Redcoats & Rebels".

Allo stand del tiro di precisione molti tiratori si sono “sfidati” in divertenti sequenze di fuoco su bersagli metallici posti a 120, 150, 210 e 285 metri con angoli di sito da 5° a quasi 40°. Artemio Stefanina, con il suo Garand con mire metalliche, ha colpito correttamente la sequenza di piastre nell’incredibile tempo di 16” e 82 centesimi!

Accanto al tavolo delle iscrizioni e della verifica bersagli, sempre affollato di appassionati che coglievano l’occasione per scambiarsi opinioni e consigli sui propri “ferrivecchi”, era allestita la postazione per il tiro ad aria compressa con le carabine messe a disposizione direttamente dalla Adinolfi-Gamo con la collaborazione dell’armeria Galli di Cremona.

Protagonista principale dell’evento era, ovviamente, la postazione del Tiro Storico dove ingaggiare bersagli quadrati (ma appesi per uno spigolo) posti a circa 110 metri di distanza: quattro sequenze di tre colpi nelle quattro posizioni di tiro riportate nei manuali di inizio novecento: in piedi, in ginocchio, coricati a terra e seduti e poi 20 secondi di fuoco libero in una delle quattro posizioni a scelta del tiratore. È stato decisamente molto simpatico, oltreché storicamente interessante, vedere nella stessa batteria molte generazioni di armi di tutto il mondo dal Carcano 1891 al Garand, dal Werndl 1873/77 all’Ar15, dal Beaumont-Vitali 1871/88 all’Enfield n°4 MkI.

Questa fitta presenza di armi tanto diverse è la dimostrazione del crescente valore culturale, sportivo e sociale associato alle armi storiche, un tempo costruite per la difesa nazionale e testimoni della storia di quegli uomini che l’hanno vissuta e che oggi, con l’inarrestabile passare del tempo, sono divenuti ambiti oggetti di studio, collezione e sano divertimento.

Giusto per “scaldare le canne” o per rilassarsi dopo le sessioni di tiro storico o di precisione, lo stand del Tiro al Gong è stato sempre affollatissimo. In cosa consisteva? Da posizione in piedi, tiri a piastre metalliche poste a 60, 80 e 100 metri con diversi angoli di sito: essendo un esercizio piuttosto semplice (anche se sempre divertente) è stato da palestra per numerosi neofiti del tiro grazie alle armi messe a disposizione da Euroarms Italia e grazie alla costante attenzione del personale istruttore dello staff che seguiva passo passo i tiratori.

Molto gettonata anche la postazione del tiro “Al Centro del Centro” dove era necessaria grande abilità e anche un pizzico di fortuna per colpire con un solo colpo con tiro imbracciato il centro del bersaglio dal diametro di 10 mm: in palio un Moschetto Schmidt Rubin 1911 offerto dal Museo della Guerra Bianca e da Euroarms Italia. Dopo una serrata sfida il moschetto è stato vinto da Giancarlo Pozzali di Bagnolo Mella con un centro praticamente perfetto. Data la natura non competitiva della manifestazione, è stata la fortuna che, con le estrazioni del sabato e della domenica affidate alle mani di due bambine, ha deciso di assegnare i premi offerti dai numerosi sponsor: il fucile germanico Kommission mod. 1888 offerto da Euroarms Italia è andato a Michele Ferrario di Monticello Brianza, il fucile Rubin Schmidt 1889 offerto dall’armeria Galli di Cremona è stato vinto da Andrea Antonello di Schio, mentre per i più piccoli sono state estratte le carabine ad aria compressa offerte da Adinolfi-Gamo e dall’armeria Galli di Cremona, che sono vinte da Martina Muzio (figlia del “padrone di casa” Fabrizio) e da Marco Bernazzoli.

Non resta che darci appuntamento per l’edizione del prossimo anno: 25 e 26 maggio 2013, segnatevi la data!