Il sigillo di Jessica, stop per Gabriele e Diana

A Uboldo, la Rossi conquista il secondo titolo italiano della sua carriera. A Laterina, grande soddisfazione per Simeone e la Scocchetti, che si aggiudicano il titolo battendo gli olimpionici Rossetti e Bacosi. Il direttore tecnico, Andrea Benelli, quinto assoluto

Niente da fare sulle pedane del Tav Belvedere di Uboldo (Va) per Giovanni Pellielo che, dopo un ottimo 122, è stato bloccato da uno spareggio con otto tiratori per quattro posti di semifinale. Nuovo campione italiano di Fossa olimpica è il quarantacinquenne milanese Rodolfo Viganò, che incassa il terzo titolo dopo quelli del 2001 e 2012. Entrato in semifinale dallo spareggio con un 14/15, si è guadagnato il duello per l’oro contro il siciliano di Caltanisetta Fabio Sollami, battuto per 14 a 13. Bronzo per Ivan Rossi, papà di Jessica, che ha superato Paolo Cavarzan. Bellissima e di alto livello la gara femminile, dominata in qualificazione da Deborah Gelisio (74/75) che, poi, dopo un 14/15 in semifinale, è stata battuta da Jessica Rossi per 13 a 12 nello scontro diretto per il primo posto. L’oro di Londra 2012, sesta a Rio, si è aggiudicata il suo secondo titolo tricolore (il primo a Cologno al Serio nel 2009) dopo una prestazione di ottimo livello con un 72/75 in qualificazione e un doppio 13/15 in semifinale e nel duello finale. Terzo posto per Silvana Stanco (71; 12; 13) su Alessia Montanino (69; 11; 12).

Vita dura, invece, per i due ori dello Skeet a Rio 2016, Gabriele Rossetti e Diana Bacosi, sulle pedane del Tav Laterina (Ar): brillanti primi sia in qualificazione sia in semifinale, alla fine hanno dovuto abdicare alla freschezza e alla tenacia di Domenico Simeone e Simona Scocchetti nuovi campioni italiani della disciplina. Rossetti con il 124/125 ha primeggiato in qualificazione, 16/16 in semifinale e 14 nel duello con finale, si è dovuto arrendere a Domenico Simeone, suo collega e compagno alle fiamme oro: 14-16 il punteggio dello scontro finale. Terzo posto per Christian Benet (120+4; 16; 16) che ha battuto Eros Marcellini (121; 16; 15). Diana Bacosi (assente Chiara Cainero per un’improvvisa influenza.), soltanto due errori in qualificazione e miglior punteggio come Katiuscia Spada, 15/16 in semifinale, poi, dopo un acquazzone che ha interrotto la gara e cinque zeri nel duello finale, ha ceduto a una agguerritissima Simona Scocchetti (69; 14; 13), umbra, di Foligno, come Diana e come Diana dell’esercito: entrambe si allenano al Tav La Bottaccia (Roma). Terzo posto per la psicologa romana Chiara Costa (67; 13; 14), che ha avuto la meglio su Martina Bartolomei (68; 14; 10). Commento a parte per la prova maiuscola del direttore tecnico della nazionale italiana di Skeet, Andrea Benelli, tornato a lottare per il titolo italiano dopo nove anni. Secondo miglior punteggio di qualificazione, 122, poi il 15 in semifinale che gli ha regalato il quinto posto assoluto. «Lasciamo perdere la mia gara», si schermisce Benelli. «Io mi diverto ancora a sparare, punto e basta. Sono orgoglioso dei miei ragazzi e delle mie ragazze. Spero soltanto di essere stato da stimolo, questo era il mio intento, gareggiando. Non era facile per Gabriele (Rossetti, ndr) e per Diana (Bacosi, ndr) dare il massimo e, invece, hanno dato prova di serietà e di grande qualità tecnica. Ma tutti hanno sparato a livelli eccelsi. È stata una grande giornata di sport, per me una gioia immensa vedere tanta qualità e tanta competizione in un momento in cui la stagione agonistica volge al termine».