Il periodo finestra salva vite?

Un nuovo studio pubblicato negli Usa afferma che il "periodo finestra" può salvare vite. Che cos'è? Secondo uno studio della Harvard business school, recentemente pubblicato, uno degli elementi che riduce l’incidenza di crimini e suicidi commessi con armi da fuoco nel Paese a stelle e strisce è il “periodo finestra”, cioè quel ritardo che alcuni Stati americani prevedono tra il momento in cui si richiede l’acquisto di un’arma da fuoco e il momento nel quale l’armiere è effettivamente autorizzato a venderla al richiedente. Lo studio ha preso in esame le statistiche relative a 43 Stati tra il 1970 e il 2014, evidenziando che, a fronte di oltre 33 mila decessi ogni anno per ferite da arma da fuoco (legali, illegali, omicidi, suicidi eccetera), il “periodo finestra” anche di due soli giorni, sarebbe determinante per la riduzione di circa 1.700 decessi all’anno.
“Possiamo affermare con sicurezza che la normativa sul periodo finestra ha ridotto gli omicidi commessi con armi da fuoco”, ha dichiarato Deepak Malhotra, professore di negoziazione e risoluzione dei conflitti alla Harvard business school e ricercatore in questo specifico studio, “e sembrano esserci prove anche del fatto che i suicidi vengano ridotti, ma su quel versante sono necessarie ulteriori ricerche. Applicare il periodo finestra a tutti gli Stati americani potrebbe salvare ulteriori 910 vite, senza influire in alcun modo sul diritto al possesso di armi”.
Il significato dello studio è che se si dà il tempo al potenziale acquirente di un’arma di “raffreddarsi”, possono venire meno gli impulsi omicidi o suicidi. Non è dello stesso avviso (almeno non completamente) Erich Pratt, direttore esecutivo dell’associazione Gun owners of America, il quale in risposta a questo studio ha citato il caso di Carol Browne, residente nel New Jersey, che ha perso la vita nel 2015 perché era in attesa (diverse settimane) della conclusione di uno screening per l’acquisto di un’arma per autodifesa. L’arma si suppone che avrebbe potuto difenderla dal suo omicida, che la colpì a morte con un coltello.