I soldati a presidiare le città

Fa discutere l’annuncio dato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa di utilizzare i soldati per contribuire alla sicurezza nelle principali città italiane: si tratta di un contingente di 2.500 uomini, da impiegare per un periodo sperimentale di sei mesi, rinnovabile per altri sei. “C’è una richiesta forte”, ha commentato La Russa, “da parte dei cittadini di migliore controllo del territorio, di migliore sicurezza. Questo compito spetta alle forze dell’ordine… Fa discutere l’annuncio dato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa di utilizzare i soldati per contribuire alla sicurezza nelle principali città italiane: si tratta di un contingente di 2.500 uomini, da impiegare per un periodo sperimentale di sei mesi, rinnovabile per altri sei. “C’è una richiesta forte”, ha commentato La Russa, “da parte dei cittadini di migliore controllo del territorio, di migliore sicurezza. Questo compito spetta alle forze dell’ordine e al ministro degli Interni. Ma in questo momento c’è un problema di risorse e di numero di uomini. Per questo, le forze armate hanno dato la loro disponibilità di incrementare, per il momento con sole 2.500 unità in tutto il territorio nazionale, le forze che già esistono sul campo sia della polizia, sia dei carabinieri e della guardia di finanza”. L’impiego è previsto prima di tutto nelle città metropolitane come Roma, Milano e Napoli, e ad altre città del Nord “in cui ci sono situazioni di sofferenza”. Caustico il commento di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori, che ha dichiarato: “sono misure che si usano solo in Colombia, contro terrorismo e insurrezioni”. Risponde La Russa: “Ai tempi delle mobilitazioni straordinarie contro la mafia, in Sicilia vennero mandati più di ventimila uomini. Di che cosa stiamo parlando, allora?”.