I presidenti replicano al commissario

Continua il botta e risposta tra i vertici Uits e i Tsn, che con una lettera, indirizzata anche al presidente della Repubblica, ribattono al comunicato diffuso dal commissario straordinario, al quale chiedono di rendere pubblica la bozza del nuovo statuto e di indire le elezioni per i vertici della federazione

Non si è fatta attendere la decisa replica dei presidenti di sezione Tsn al comunicato con il quale il commissario straordinario Uits, Igino Rugiero, aveva (inutilmente) provato a calmare le acque sempre più agitate, annunciando che le elezioni per la nomina del presidente e del consiglio federale sarebbero state indette soltanto dopo l’approvazione del nuovo statuto Uits. Ed è una risposta senza mezzi termini, nella quale cinque presidenti di sezione, in rappresentanza dei 185 che hanno ufficialmente richiesto di indire le elezioni (come previsto dall’attuale statuto), eccepiscono alcune contraddizioni nelle affermazioni del commissario, relativamente in particolare al fatto che la necessità di redigere un nuovo statuto rientrasse nel mandato assegnato dal ministero della Difesa al momento della sua nomina. I presidenti chiedono, quindi, al commissario di ricevere la lettera di trasmissione e il testo dello statuto predisposto dallo stesso Rugiero e inoltrato al ministero vigilante come indicato nel comunicato ufficiale Uits dello scorso 3 settembre, ma, soprattutto, di indire le ormai famigerate elezioni per gli organi di gestione dell’Unione.

“È noto a tutti”, si legge nella lettera spedita anche al capo dello Stato, ai presidenti di camera e senato, nonché ai ministeri interessati, “che l’Unione italiana Tiro a segno è stata commissariata solo ed esclusivamente a causa della carenza dei requisiti di eleggibilità del presidente eletto nel corso dell’assemblea elettiva del 2016, non rilevata a suo tempo da chi aveva il dovere di provvedervi. Null’altro! A distanza di quattro anni da allora e dopo tre anni di gestione commissariale, giunti ormai al termine dell’attuale quadriennio olimpico, tutti noi, a nome anche dei presidenti delle 185 sezioni firmatarie della richiesta di indizione di assemblea in seduta elettorale, rileviamo come questo stato di cose non possa in alcun modo essere ulteriormente giustificato e tollerato. Il nostro sistema a questo punto merita e ha bisogno di tornare quanto prima alla normalità gestionale, per cui rivendichiamo con forza il nostro sacrosanto diritto a eleggere, democraticamente, gli organi di gestione dell’Uits, impegnandoci, altresì, a farlo valere in ogni sede“.

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