Guidonia: la responsabilità è anche dei parenti?

Angelo Spagnoli, l’ex militare che a Guidonia ha aperto il fuoco sui passanti uccidendo due persone e ferendone altre sette, sarà sottoposto a perizia psichiatrica per verificare se al momento della sparatoria fosse o meno capace di intendere e di volere, e quale sia la sua pericolosità sociale. Nei confronti della madre e della sorella di Spagnoli, invece, è stata formulata l’ipotesi di omicidio colposo e concorso in detenzione di armi, con riferimento a quelle cos… Angelo Spagnoli, l’ex militare che a Guidonia ha aperto il fuoco sui passanti uccidendo due persone e ferendone altre sette, sarà sottoposto a perizia psichiatrica per verificare se al momento della sparatoria fosse o meno capace di intendere e di volere, e quale sia la sua pericolosità sociale. Nei confronti della madre e della sorella di Spagnoli, invece, è stata formulata l’ipotesi di omicidio colposo e concorso in detenzione di armi, con riferimento a quelle costruite artigianalmente dall’ex maresciallo. Anche se, come ha ricordato l’avvocato Follieri, “le donne non erano certo in grado di rendersi conto della pericolosità di questi manufatti, né di riconoscerne la potenzialità distruttiva”. Netto il giudizio formulato dall’Associazione nazionale funzionari di polizia che, per bocca del segretario Enzo Letizia, ha dichiarato: “il processo al cecchino di Guidonia mostra tutti i limiti della normativa sulle armi. Le leggi in realtà ci sono tutte e il ministro dell’Interno dovrebbe, discostandosi dagli ammiccamenti del settore armiero, far approvare finalmente i regolamenti sull’uso e la custodia delle armi di cui alla legge 110/75 e al Testo unico della legge di pubblica sicurezza”.