Gran Bretagna, restrizioni sull’aria compressa

Un emendamento al Violent crime reduction bill, provvedimento di contrasto alla criminalità all’esame del parlamento inglese, ha imposto consistenti restrizioni alla vendita delle armi ad aria compressa in Gran Bretagna. Il provvedimento obbliga ad acquistare tali strumenti solo da rivenditori autorizzati e solo di persona (in precedenza era possibile anche la vendita per corrispondenza). I rivenditori dovranno pagare una tassa di 150 sterline e, soprattutto, dovrann… Un emendamento al Violent crime reduction bill, provvedimento di contrasto alla criminalità all’esame del parlamento inglese, ha imposto consistenti restrizioni alla vendita delle armi ad aria compressa in Gran Bretagna. Il provvedimento obbliga ad acquistare tali strumenti solo da rivenditori autorizzati e solo di persona (in precedenza era possibile anche la vendita per corrispondenza). I rivenditori dovranno pagare una tassa di 150 sterline e, soprattutto, dovranno dimostrare alla polizia di essere idonei alla vendita di armi ad aria compressa. In caso contrario, rischiano fino a 5 anni di prigione e una multa illimitata (o entrambe le cose). «Il provvedimento», ha dichiarato l’Home office minister Hazel Blears, «ha lo scopo di consentire alle forze dell’ordine di identificare i venditori e di far scomparire l’anominato degli acquirenti, per scongiurare acquisti impulsivi o vendite irresponsabili». L’emendamento è stato studiato dopo che un bambino scozzese di due anni è stato colpito mortalmente alla testa da un pallino per armi ad aria compressa lo scorso marzo.