Galliformi protagonisti nell’assemblea Uncza

I paesaggi del lago di Como hanno fatto da cornice ai lavori dell’Assemblea 2011 dell’Uncza. «Siamo di nuovo in Lombardia», ha detto il presidente Sandro Flaim, «dopo l’assemblea di Livigno di 4 anni fa, con molto piacere e lo facciamo tornando a parlare di specie faunistiche affrontando il tema dei galliformi alpini

I paesaggi del lago di Como hanno fatto da cornice ai lavori dell’Assemblea 2011 dell’Uncza. «Siamo di nuovo in Lombardia», ha detto il presidente Sandro Flaim, «dopo l'assemblea di Livigno di 4 anni fa, con molto piacere e lo facciamo tornando a parlare di specie faunistiche affrontando il tema dei galliformi alpini, anche per sottolineare come l'Uncza non sia, come troppi spesso pensano, solo ungulati, ma abbia a cuore tutte le specie che popolano le nostre montagne». E proprio la montagna vuole essere al centro dell'operare dell'Uncza, con un impegno a 360 gradi. «Vogliamo essere protagonisti nella società», ha sottolineato il presidente Flaim, «per difendere sì i principi e i valori della caccia, ma anche i principi e i valori delle genti di montagna, la loro cultura e le loro tradizioni, perché non vadano travolte e perse vittime di un progresso e di una modernità che, con tutti i suoi aspetti anche positivi, non deve però livellare e cancellare le peculiarità di questo ambiente, fisico, faunistico e culturale».
La giornata inaugurale è proseguita con una serata dedicata ai temi della Cultura ed etica della caccia, che ha visto confrontarsi di fronte a una platea attenta e stimolata da continui spunti di riflessione, don Donato Benedetti, missionario con una solida esperienza etnologica e antropologica e Mario Colombo, non in veste di politico ma di scienziato e "laico" non cacciatore ma vicino al mondo venatorio.
La mattinata successiva è stata all'insegna del convegno dedicato ai “Galliformi alpini, status e misure di conservazione", che ha visto un nutrito gruppo di esperti – al tavolo dei relatori si sono susseguiti Luca Rotelli, Ivano Artuso, Giovanni C. Scherini, Maurizio Odasso, Alessandro Brugnoli e Fabio Angeli – fare un quadro analitico della situazione di bianche, forcelli, cedroni e coturnici, con proposte concrete e realizzabili per una loro gestione attiva anche da parte dei cacciatori.
Nel pomeriggio sono stati assegnati i premi per tesi di laurea Uncza, bella iniziativa giunta alla V edizione. Quest'anno i premi sono stati assegnati a Margherita Collini, per una tesi sulla pernice bianca e a Cecilia Barbara Danova per una tesi sulla coturnice alpina.
La domenica è stata interamente dedicato alla convivialità, con la messa di Sant’Uberto e il pranzo sociale, al cui termine si è provveduto al passaggio del testimone per l'assemblea 2012, che si terrà in Piemonte, in Val di Susa.